CAMBIA LINGUA

Via Micoli-Soravito, Anticima Sud di Meluzzo

La neve ancora abbondante in quota ci “costringe” ad una trasferta nelle dolomiti Friulane. Più basse ed esterne, quindi potenzialmente con vie sgombre di neve e asciutte. 
Le zone di Mauro Corona, per intenderci. 
Poco male, accetto di buon grado la proposta del mitico Alfio, che mi consentirà di vedere posti nuovi, che non sono abituato a frequentare. 
La valle è quella del ben più famoso Campanile di Valmontanaia, che decidiamo cmq di evitare (con un po’ di rammarico) a causa delle due ore di avvicinamento e l’ora tarda di arrivo nella valle. 
Fanno parte della combriccola anche Donato, con il quale ho già fatto alcune belle vie, e Sabrina, una ragazza che non conosco, ma con un curriculum alpinistico di tutto rispetto. 
La via Micoli-Soravito sale la faccia destro del gran diedro che si nota sulla sx orografica della valle. Complessivamente è una via da non sottovalutare, non tanto nel tiro duro (VI, V+), ben chiodato, ma sui tiri più semplici, caratterizzati da roccia “slavata” piena zeppa di svasi e piccole tacche, che costringono ad una arrampicata di equilibrio e molto “aleatoria”. La chiodatura è pressochè assente (3-4 chiodi in tutta la via), anche se le soste sono spittate. Se si seguono camini e fessure si integra comunque abbastanza facilmente con friend e stopper…mentre di clessidre nemmeno l’ombra. Nel complesso una arrampicata molto psicologica, che necessita di una concentrazione elevata. 
Anche questa volta Alfio ha trovato itinerario non banale su cui ingaggiarsi e mettersi alla prova!
Saliamo un po’ lenti, ma la giornata è bellissima e non presenta problemi. L’ottima compagnia e preparazione dei compagni rende piacevole l’itinerario e gli ultimi due tiri esposti e verticali aggiungono valore alla scalata e mi “esauriscono” fisicamente. Sono contento di lanciare le doppie e scendere, non è stata certamente una salita in puro relax. 
Durante la pausa merenda prima di rientrare abbiamo avuto modo di apprezzare l’ospitalità friulana, gente asciutta e pratica, ma decisamente simpatica. 
E poi dopo un week end intenso si rientra alla normalità. Città, treno, Milano, lavoro.
E già la voglia di ripartire verso i monti pallidi.  
La valle e la via
Donato sul quarto tiro. Alfio nel Tiro chiave, Sabrina sul tiro finale. Io in posa plastica. 

Doppie e dopo un paio d’ore, landed.

Compagni di cordata, compagni di giornata

Si rincasa la sera pensando alla prossima..

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