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Monte Quaira (Fellhorn) 2518 m – Scialpinismo in Valpusteria 3/3

L’obiettivo iniziale della giornata era la Cima di Sesto, la sera prima  scopriamo però in hotel  che ci sarà un raduno scialpinistico l’indomani. Decidiamo così di optare per la riservata Val Casies, una bellissima vallata che ben conosciamo, tranquilla e poco frequentata. Vogliamo rimanere immersi in quella sensazione di pace che ci ha accompagnato nei due giorni precedenti.
Il dislivello è “un millino”, in teoria rilassante una giornata di chiusura per sciogliere le gambe…in realtà la traccia di salita è poco evidente, coperta dalle numerose sciate e dobbiamo cercare un po’, anziché spegnere la testa e mettere il pilota automatico.
Chiacchierando di geologia poco alla volta arriviamo alle ultime baite e attacchiamo il pendio finale…a pochi metri dalla cima i primi si fermano per coprirsi, inizia a tirare un bel vento… vento sulle creste che già avevamo visto dal parcheggio.
Io, Andrea e Aldo proseguiamo, Lorenzo ci segue a breve distanza… pochi metri e siamo in vetta…il bello di godersi il panorama e arrivano raffiche fortissime. Lorenzo non arriva, scopriremo poi che è stato buttato in terra da una raffica e saggiamente è tornato indietro…Io cerco cerco di proteggermi come posso inginocchiandomi dietro un ometto, Aldo è poco sotto….Andrea sopra, vicino alla croce…aghi di ghiaccio mi pungono la faccia, mi giro sottovento ma la situazione non migliora. Ho fatto un bell’errore! I miei soci sono coperti con l’antivento…io ho solo il gilet e la maglia a maniche lunghe, entrambe sudate. I cristalli di ghiaccio mi “sabbiano” la faccia e le labbra. Incomincio a sentire un bel freddo. Con un po’ di esperienza mantengo la calma…siamo a due passi, ma non riesco a parlare con gli altri…so che se riesco a mettermi la giacca a vento, metà dei problemi sono risolti…fosse facile, non la trovo, gli occhiali non mi proteggono abbastanza, fatico a vedere nello zaino….infine a tentoni l’afferro e la estraggo….inizia a sbattere come fosse una bandiera…tento una due tra volte di infilarci un braccio, non riesco…riprovo. Alla fine lo infilo…devo mettere anche l’altro ma o si schiaccia contro il corpo o svolazza impazzita. Riesco a fare anche quello… chiudo la zip.
Qualche minuto di tensione, passato. Asino, impara…. la giacca mettila prima la prossima volta.
Nel frattempo Andrea da bravo ex Alpino trova un buon riparo sottovento…che ci da la protezione necessaria per togliere pelli e prepararci alla discesa. Scattiamo due foto, così come vengono. Appena ci affacciamo sul pendio parte del gruppo sta preparandosi a scendere, un po’ sballottati, gli altri sono poco più sotto. Ci siamo tutti.
Ci raggruppiamo alle baite, dove mangiamo qualcosa e scherziamo insieme. Antonio da il meglio di se in queste situazioni.
Foto di rito…poi giù…a raggiungere gli altri che ci aspettano per un bel pranzo prima di tornare a casa.

p.s.: Complimenti a Giusy, unica donna che ha partecipato alle 3 gite, sopportandoci per tutto il tempo.

Un bel crocifisso in legno della Val Casies

Primi metri e panorami (Foto Aldo Mutti)

 

 

 

Foto di gruppo (Aldo Mutti)

Terzetti in Salita

 

Verso la Cima

 

 

Cima nelle raffiche di vento (foto Aldo Mutti)

 

E poi relax alle baite, grandi tutti!

Aldo, ol “Sio” Mario, Cugino Matteo

Pranzo finale con tutti i partecipanti!

 

 

 

 

3 Commenti a "Monte Quaira (Fellhorn) 2518 m – Scialpinismo in Valpusteria 3/3"

  1. Marco scrive:

    Altro che scarpinare in gregge sull'asfalto: questo sì che è sport, ma non preoccupatevi che la prossima volta non mancherò!!!
    Complimenti a tutti!!

    ps acc… mancare una gita del genere con il mitico Aldo!!!

  2. Martin scrive:

    Ragazzi, siete troppo forte! Ma non bastano piu le Orobiche fantastiche??? Che giri che fate – è veramente un privilegio d'avere le Alpi vicini! Vi saluta un Crucco delle pianura d'Amburgo che crepa d' invidia ;)

  3. Fernando scrive:

    ahahahahahah! Mitico Martin!!

    Ti aspettiamo qui da noi per nuove avventure nelle alpi…e in orobialand!!

    Tchuss!

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