A primavera la stagione di scialpinismo entra nel vivo e si incomincia a fare sul serio con uscite di un certo impegno. Domenica è stata la volta di una delle più belle classiche orobiche, il Tre Signori.
Il gitone impegnativo è sempre preceduto da una attenta preparazione del materiale e da una serata con gli amici “misurata”. Poche birre e a letto presto. Anche questa volta, le limitazioni nella vita sociale sono però state ampiamente ripagate da una giornata di piena soddisfazione.
Alla partenza spalliamo gli sci una mezz’oretta, poi attacchiamo i primi ripidi pendii innevati con il classico ritmo dello scialpinista. Mentre salgo sento le voci inconfondibili di Mirko e Berry alle mie spalle..ci raggiungono e sorpassano con un passo decisamente superiore al nostro. Complimenti!
Il gran caldo ci smolla le gambe, ma poco alla volta guadagniamo quota. Un paio di pause provvidenziali per compattarci e siamo pronti ad attaccare la pala finale. La cima è sempre piacevole anche se non è per pochi intimi. Ci godiamo comunque il panorama, che spazia dal Rosa, al Bernina, all’Adamello.
La vetta, nonostante la ressa, è sempre un luogo di pace.
Il bello arriva in discesa, la pala e i primi pendii sono su neve dura e compatta, bellissima da sciare. A dispetto della più blasonata e modaiola “polvere” anche questo manto sa regalare emozioni in discesa. Più in basso molla, ma riusciamo ugualmente a sciare bene. Su tutti Chiara ci da lezioni eleganza e leggerezza sugli sci.
Sui bellissimi prati finali ancora innevati ci gustiamo le ultime curve. A giudicare dalle temperature non durerà ancora per molto, i crocus colonizzano i prati liberati dalla neve. Noi siamo riusciti a fare una grande sciata.
Nando
Primi ripidi prati innevati
L’inizio del vallone dell’inferno
Prima pausa, in prossimità della seconda baita
Momenti di salita, Marco mette il turbo
La sfinge orobica, poco prima del passo da cui osserviamo la vetta.
Seconda e ultima pausa
Si stringono i denti sugli ultimi pendii, poi vetta!
Panorami.. Rosa, Grignetta e Grignone
Giù dalla vetta con gli sci, poi neve “da pista”
Marco in posa plastica
Leggerezza e stile