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Il mio Parravicini e tutto il resto.

Eccomi qui. Dopo quasi un mese decido di scrivere quattro righe. Su cosa? Bo. Sono pressato dai piani alti del GAP per parlare del mio Parravicini. Parlare dello scialpinismo dal punto di vista di “chi fa le gare”. Di questi individui che con sci leggeri e tutine attillate salgono e scendono le piste da sci fino allo sfinimento. Quelli dai mille e mila metri di dislivello all’anno. Quelli che vanno sempre forte, anche in discesa, non fanno neanche una curva…e non si godono la montagna. Dai diciamolo…Non sono capaci…

In verità io volevo scrivere d’altro. Di montagna. Della montagna come la voglio io. Senza star lì a giudicare se uno in montagna ci va piano o forte. Se ci va in mutande o con la giacca a vento, facendo le curve strette o camminando all’indietro. Perchè secondo me la montagna è bella per quello. Perchè non ci sono regole. Non vince quello che arriva prima in vetta, ne tantomento perde quello che ci arriva per ultimo. Non vince quello che apre la nuova via in solitaria, in invernale, sul quattromila, ma mi sa che quello che va’ a mangiare la polenta col capriolo all’Alpe Corte non ha perso.

Comunque…ritornando a noi. Il 17 aprile 2015 ho concluso il mio primo Trofeo Parravicini. Sinceramente a me non suona così grandioso come alcuni (pochi) pensano. Sarà perchè come posizione e tempo si poteva fare molto meglio. Sarà perchè con il sole è una cosa e sotto la pioggia, per 3 ore, è un’altra. Per non parlare della neve. Si poteva fare tutto un po’ meglio.

Il rischio per me era proprio questo. Rischiare che passasse tutto così… senza fermarsi neanche un attimo a pensarci sù. Perchè dopo lo striscione d’arrivo è sembrato tutto così facile. Non l’avrei mai immaginato, un paio di anni fa. Sembrava ieri quando mi trascinavo lungo un’anonimo itinerario scialpinisitco sputando l’anima e pensando a quanto sarebbe stato bello finire una gara così. E’ andata dai.

Basta stupidaggini e ragionamenti filosofici. Secondo me la montagna è silenzio, ognuno lo riempie come meglio crede.

Vi lascio con qualche foto di questi ultimi due anni.

A presto e buone montagne a tutti!

Lorenzo

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Un po’ di numeri raccolti in queste due stagioni di Skialp.

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Io e papà. 20/02/2016 verso il Monte Pietra Quadra.

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Io e mio fratello Michele in discesa dal Barbarossa 13/03/2016 Barbarossa-Pzo di Petto – Barbarossa (da Teveno).

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Ricognizione percorso del Parra 10/04/2016 Cabianca-Valrossa.

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Quando si dice “al gancio” 15/03/2015 Valtartano Skialp (SO)

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Powder! Ahah 17/02/2015 Monte Poieto

LaRampegada2015 103

Quasi serio 08/03/2015 Rambegada (BS)

4 Commenti a "Il mio Parravicini e tutto il resto."

  1. Carminati Luigi scrive:

    Grazie Lorenzo per queste tue considerazioni, in montagna non vince e non perde nessuno ma ognuno deve trovare appagamento in ciò che fa.
    Si tratti di una gara o di una gita con amici. quella che non perde mai è la montagna.
    Ciao

  2. Nando scrive:

    In qualità di “Piano Alto” che ti pressava ti faccio i complimenti, bel post e belle riflessioni! :-) Certamente io non sono un sostenitore delle gare in terreni aperti, proprio per questo ti ho invitato a scrivere per avere un punto di vista diverso dal mio. La pluralità è una risorsa, anche per un gruppo piccolo come il nostro. Sai, invecchiando si rischia di arroccarsi su convinzioni personali, mentre l’andare in montagna, o se vogliamo usare il parolone “l’Alpinismo” è da sempre in continua evoluzione. Quindi…ben venga la libertà in montagna (magari non in mutande) :-D
    Ciao!

    1. Nando scrive:

      E cmq il Parra, è un risultato non da poco. Bravo!

  3. Marco D. scrive:

    Grande Lorenzo….
    davvero la montagna ci affascina per questo: un campo di gioco libero, dove possiamo lasciare una traccia sulla neve, un poco di polvere di magnesio sulla roccia, segni del nostro passaggio che “andranno perduti come lacrime nella pioggia…”, e più del risultato, della meta raggiunta, rimane la motivazione che ci ha portato lì…
    … comunque il tuo vecchio zio ne deve sputare di fatica per starti dietro…
    dai che ci vediamo ad arrampicare un poco insieme….

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