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Due fratelli all’avventura.

Sul finire del mio periodo Erasmus, nell’olandese Amsterdam, decido di fare un salto a trovare chi, dopo il suo erasmus, si è trasferito nella città che l’ha ospitato, mio fratello Damiano, nella francese Tolosa.

Il soggiorno si prospetta fin da subito all’insegna dello sport, con la partita Italia-Svezia nello stadio cittadino ( sempre che fare il tifoso sia considerato attività fisica ). 

Fuori dallo stadio del Tolosa ( ma quanti svedesi c'erano? )

Fuori dallo stadio del Tolosa ( ma quanti svedesi c’erano? )

I due main event sono però la domenica di arrampicata e il lunedì in canoa tra L’Ariège e la Garonna.

Partiamo dunque in un gruppetto numeroso durante il giorno del signore alla volta di Narbonne, un paesino sul mare a un’oretta da Tolosa. Approfittando delle giornate lunghe il clima del gruppo è fin da subito disteso e rilassato, con sveglia alle otto e passaggio al mercato del quartiere per comprare qualcosa per il pranzo.

Verso mezzogiorno intravediamo le falesie che si affacciano sui campi di vite e soprattutto, vista mare. Siccome non tutti i presenti erano allo stesso livello ( io ero completamente fuori forma ) scegliamo di stare sul 5° grado, 5b-5c, così da permettere a tutti di godersi una piacevole arrampicata.

Le due vie scelte erano divertenti e molto varie, con passaggi in fessure, che ti obbligavano a salire in opposizione con “gesti tecnici” e brevi tratti strapiombanti, che mi hanno messo a dura prova; Damiano invece si butta, incoraggiato da Minh,  e prova la sua prima via da primo.

Verso il tardo pomeriggio cambiamo settore e ci spostiamo un po’ più vicino al mare, su due vie corte, “bat-man cave” e “rantanplan”, sempre di quinto grado. Nonostante la superficie fosse molto liscia la parete presentava molte discontinuità che hanno isolato ottimi appoggi “a gradino” per i piedi e quindi la salita non è risultata molto difficile.

La giornata si è poi conclusa con un’ottima scorpacciata di cozze e ostriche in un ristorantino in riva al mare; non potevamo avere finale migliore dopo una giornata così.

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Damiano Claire e il sottoscritto alle prese con la parete

Rituali foto in famiglia e col gruppo

Rituali foto in famiglia e col gruppo

Ma come ogni mia vacanza non riesco a oziare troppo a lungo e dunque il giorno dopo un’altra avventura ci attendeva. Complici i libri di Bonatti, Damiano mi propone una sfida che voleva affrontare da tempo, partire da Venerque e arrivare fino al centro di Tolosa usando la sua canoa gonfiabile biposto.

Questo tragitto in macchina, dura circa mezz’ora ma, via fiume, quasi sei ore.

Progettiamo quindi tutto nei minimi particolari: cibo, acqua per non disidratarsi, cappellino, foulard per non scottarsi, crema solare, analisi del tragitto; l’unico punto che abbiamo sottovalutato è stata però la sveglia, che ci ha fatto perdere il treno per Venerque per un soffio.

Ma c’è sempre un piano B, così, tornati a casa, saliamo a bordo dell’infaticabile Renault 4 e riusciamo ad arrivare al punto di partenza comunque ad un’ orario decente.

Dopo aver preparato tutta l’attrezzatura cominciamo la nostra navigazione sulle acque de L’Ariège. All’inizio fatichiamo a trovare la coordinazione giusta e finiamo un paio di volte in testacoda ma dopo poco tempo troviamo il giusto feeling.

Non passano nemmeno dieci minuti che finalmente incontriamo quello che aspettavamo con ansia, le rapide! Ovviamente non parliamo di quelle che si trovano nei fiumi americani, ma a noi sono bastate per farci vivere forti emozioni, anche perché, c’è da dire, che alcune erano molto vivaci per dei principianti come noi.

Dopo circa quattro ore passate ne L’Ariège sfociamo nel fiume principale, la Garonne; qui la navigazione si fa più tranquilla, perché il letto è molto profondo e le più adrenaliniche rapide lasciano spazio a un flusso lento e costante così da permetterci di riposare le spalle affaticate.

Verso le 16:30, con circa mezz’ora di anticipo sulle previsioni, la nostra piccola avventura “alla Bonatti” si conclude; attracchiamo vicino al centro di Tolosa, sgonfiamo la canoa e come dei surfer californiani ce ne torniamo a casa in costume da bagno occhiali da sole e ciabatte.

Lorenzo

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Partenza e attracco in centro città

Partenza e attracco in centro città

2 Commenti a "Due fratelli all’avventura."

  1. Nando scrive:

    Grande Lorenzo e Damiano! Veramente bella avventura!
    Continuate a raccontare le imprese anche se non prettamente alpinistiche!
    Come dicono quelli veri..”l’outdoor” è sempre ben accetto qui!
    A presto!
    Nando

  2. Luigi Carminati scrive:

    hei che ragazzi in movimento che mi ritrovo! Erica

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