Chi è cresciuto con una formazione sciistica da “Discesista” come la mia, che prevede tanto divertimento e poco sbattimento, ha sempre schivato come la peste lo scialpinismo, che equivale a tanta fatica.
Però non si può mai sapere nella vita: i cambiamenti climatici degli ultimi due anni hanno lasciato le nostre prealpi Orobiche con sempre meno neve. Così, come il cerbiatto che si arrischia e avvicina al centro abitato perché affamato, anche io mi sono avvicinata allo scialpinismo per la necessità di trovare un pò di bella neve.
Grazie a Simonetta, che mi ha prestato la sua attrezzatura, ho avuto modo di scoprire un mondo nuovo, un diverso approccio alla montagna che, inaspettatamente, mi è piaciuto molto.
La risalita con le pelli è la parte difficile, si suda tanto, il fiato va in affanno, si diventa subito paonazzi e per evitare il calo glicemico, come i ciclisti del Tour de France, è meglio avere a disposizione qualche barretta energetica. La fatica però viene ripagata dal meraviglioso contesto circostante: scegliendo itinerari alternativi lontani dalle piste da sci, che si snodano in mezzo a splendidi boschi si avverte un senso di pace, solitudine e tranquillità che non ci si aspetta. Gli scialpinisti che si incontrano ti salutano, condividono la tua fatica e sono uno stimolo a continuare verso la meta.
Ed è proprio la meta che non sembra arrivare mai e diventa così ambita. E poi, quando sei allo stremo delle forze, la vedi in lontananza e ti senti meglio. Lì ti riposi un attimo e ti prepari per la discesa, l’unica che farai nella giornata (col cavolo che risalirai di nuovo dopo tutta la fatica fatta) e per questo ti concentri perché deve essere perfetta. Anche questo è un impegno psicologico inaspettato, perché il vero discesita nella prima pista si scalda e inizia ad impegnarsi veramente solo dalla seconda, per cui dare il tutto per tutto a freddo è un’esperienza nuova. E poi arriva la discesa in fuoripista ed è questo il vero divertimento! Devo ammettere che sciare in fresca è tutta un’altra cosa…
Ultima nota positiva dello scialpinismo: il più delle volte una risalita e una discesa non impegnano troppo tempo, la mente si stacca dalla settimana lavorativa, ci si libera dalle tossine e ci si stanca per benino, ma per l’ora di pranzo si torna a casa e tutto il pomeriggio è ancora libero, in più non costa nulla. Scialpinismo promosso. Ormai la stagione è finita ma sono già pronta per la prossima
Alcune foto delle risalite di Febbraio e Marzo:
la conca dei Campelli qui sotto ricorda i paesaggi dolomitici
io, Fabio e Nando
Cimon della Bagozza
un attimo di relax prima della discesa
la risalita al Monte Pora con Fabio e Gianlu
il Panorama
paonazza ma felice
Grande Aliii! Bellissimo post! È stato solo un assaggio ma si è già vista la stoffa della campionessa! Allenarsi!
Nando
Complimenti…….lo sci alpinismo GAP acquisisce una nuova quota rosa.
Grazie Nando!! Grazie Gigi!!
Grande Ali
Ottimo buon inizio……
Grazie Gianlu!