CAMBIA LINGUA

Ecco dove siamo finiti!

Prima di tutto grazie a Nando per l’sms di domenica sera!
In realtà stare a Nona è bello anche perchè si è veramente isolati dal resto del mondo e a volte capita di ricevere i messaggi il giorno dopo… in effetti è andata proprio così! ma non importa, in effetti eravamo un po’ distanti per venire al Timogno e così abbiamo puntato su un’altra classica: partenza da Nona diciamo…comoda (ore 9 passate!), ma passando dalla Valle Notte in pochi minuti eravamo a Colere con gli sci ai piedi.
Parto per prima, mentre Luca finisce di sistemarsi gli scarponi e provo a prendere un po’ di vantaggio… lui mi punta da lontano e quatto quatto zitto zitto mi raggiunge poco sopra l’intermedio.
Ripartiamo insieme e in pochi minuti sbuchiamo al sole…il panorama è mozzafiato….la neve tantissima… arriviamo alla Malga Polzone e senza sosta proseguiamo per il sentiero scialpinistico, poi su, dentro e fuori la pista, fino a lasciarla definitivamente imboccando la traccia che si dirige al Pizzo di Petto. Davanti e dietro di noi nessuno, probabilmente i più hanno optato per il Ferrantino, ma proseguendo con buon passo ci guardiamo intorno e valutiamo che sì, si può fare, seppur con attenzione.
Arrivati alla baita, che è praticamente sommersa dalla neve, tiriamo dritti e quando la fatica inizia a farsi sentire mi dico che è meglio proseguire ancora un pezzo così quando mi fermerò per bere e mangiare un boccone sarò già a buon punto… così arrivo all’ultimo strappo, quando ormai riesco a distinguere nettamente le due persone che si trovano in vetta. Mi fermo un momento, bevo, mangio e riparto subito…ancora uno sforzo ed eccomi lì, sopra un mare di neve, insieme a Luca ad ammirare il panorama ma sopratutto a godere della soddisfazione di avercela fatta!
A dire il vero non è che su quel cucuzzolo mi senta proprio tranquilla, tanto più che salendo, appena sotto la vetta, ho notato una bella crepa nella neve (come un buco) che arriva fin giù all’erba e poi l’ora è ormai tarda (circa mezzogiorno) …. insomma, mangiamo un boccone e poi ci prepariamo abbastanza rapidamente per scendere, mentre il gruppetto di amici (che nel frattempo sono diventati tre) che si trova con noi in vetta continua a chiaccherare e non accenna a volersi muovere.
Beh, a questo punto potremmo anche ritenerci soddisfatti e scendere, ma abbiamo detto ad Andrea ed Elena che magari ci vediamo al Rifugio Aquila a mangiare un boccone e poi quella traversata lì non l’abbiamo mai fatta….così scendiamo un pezzo in neve soffice ma a tratti un po’ crostosa (fatica!) e poi rimettiamo le pelli e ancora su…su…su. Ecco, questo forse è il pezzo più pericoloso perchè passiamo sotto certi canalini un po’ insidiosi, però la temperatura è ancora piuttosto rigida, il versante è in ombra e la neve sembra “tranquilla”…. insomma, procediamo spediti, stanchezza permettendo, e in breve ci tiriamo fuori di lì, quindi l’ultimo sforzo ed eccoci finalmente al rifugio!
Ok, per oggi basta! Adesso una bella discesa sulle piste di Colere tirate a lucido e per finire la giornata in bellezza una fantastica pizza dall’Emilio al Pub Nevada!
Beh, che dire……un tranquillo, fantastico week end!

ps: uffi! non riesco a togliere la sottolineatura!

là in fondo la nostra meta….



dalla vetta
si vedono gli Appennini?

uno dei ragazzi in vetta si offre di farci una foto…come rifiutare!

la Val di Scalve

Un commento a "Ecco dove siamo finiti!"

  1. Anonimo scrive:

    Bravi ragazzi!!!
    Quanta nif!!!
    Ci sentiamo per il week end se vi va…valutiamo un po’ le condizioni, ma a naso ci toccherà risalire qualche pista…
    vediamo un po’! ciao

    Nando

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>