CAMBIA LINGUA

L’inverno è arrivato. Piz Tri dello scialpinista.

Una giornata come quella di oggi dichiara l’arrivo dell’inverno. L’inverno chiama neve, la neve chiama lo sci nelle varie forme. Per qualcuno le ciaspole. Il processo mentale è breve e chiunque si muova in ambienti innevati oggi ha passato la giornata in ufficio a pensare a come sarà il tempo e la neve questo week end. Magari pregustando già qualche bel paesaggio e bella curvetta.Gli amanti della spiaggia maledicono giornate così. Noi no. Le apprezziamo per quelle che sono, fredde, scomode e austere. Invernali appunto.
E non ci siamo fatti trovare impreparati. Pressciistica, apertura della stagione con l’apeski, prime uscite “informali” e prima gita ufficiale da calendario, il Piz Tri.
Il lavoro porta i suoi frutti e contiamo 19 partecipanti, come prima gita non è affatto male. Tra di noi un paio di ciaspolatori, e anche questo è un dato, un primo tentativo di aggregazione di uno stile diverso di muoversi sulla neve che speriamo possa avere continuità.
Il Piz Tri mi è parsa una gita per intenditori, isolata e poco frequentata. Davide si è già espresso sui panorami, in quel lembo di territorio incuneato tra la val camonica e la valtellina e le orobie. Pinete, cime, pendii, poche baite, poca gente. Ci basta e ci gustiamo il nostro gruppo. Riscopro come sempre il piacere di andare in montagna con gli amici, dei quali conosco ritmi, passo, modo di fare. Qualcuno manca, ma la stagione è lunga. Con i nuovi mi presento, a costo di apparire “sbruffone”, ma sempre meglio un ciao in più che uno in  meno. Lo stile conta. Specie se la gita è ufficiale e non siamo “i singoli”, ma siamo “il GAP”. Giornata splendida, infastidita da un forte vento. Saliamo con passo costante, fermandoci qualche volta, la gamba è buona anche se per qualcuno la giornata non è ottimale. Avrà modo di rifarsi. Dopo un bel viaggio nelle pinete la cima compare. Neve dura e freddo. Vento. Non male come primo assaggio di inverno. Il gruppo si allunga, i senatori mettono i rampanti, prudentemente li imito. Mai sottovalutare niente. Arriviamo in cresta…il vento è insopportabile…tutti cercano riparo dietro le rocce..mancano 20 m alla cima …vento…mi scoccia mollare proprio lì…vento….dai cavoli abbiamo i rampanti….cessa un poco avanzo verso una roccetta…sono proprio sotto la cima…provo…qualche metro e protetto dalle rocce sono al riparo arrivo in cima…gli altri mi vedono, mi raggiungono. Sette in cima. Gli altri poco più sotto. Strette di mano foto di rito tanta soddisfazione. E poi giù su neve gelata che pare una pista di pattinaggio.

Salendo

Guardandosi in giro

Il Piz Tri

La traccia

L’anima dello scialpinista

Pensando in salita…

Ultimi pendii

La cima

Il vento

Foto di vetta: 1) io e gino 2) mario e luigi 3) lorenzo, gigi, gianni e gino? 4) madonnina

Panorama dalla cima

Foto di gruppo

“Set trendy a se?”

Ah dimenticavo, buon natale ciao!

2 Commenti a "L’inverno è arrivato. Piz Tri dello scialpinista."

  1. Gianlu scrive:

    Proprio bella ma veramente fredda.
    Vedremo la prossima……

  2. Anonimo scrive:

    Grande Gianlù! Benvenuto nel blog!!!

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