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Punta Gnifetti (4554m) e Punta Zumstein (4563m). Monte Rosa finalmente archiviato

Figlia di 6 mesi passati nelle pianure sconfinate d’Olanda, verso giugno mi balena in mente l’idea di organizzare un terzo tentativo per raggiungere una delle vette del massiccio del Monte Rosa.

Così, a 5 anni dall’ultimo tentativo, raggruppo Lorenzo Tommaso e l’immancabile Ferrante, con cui 2 anni fa raggiungemmo la vetta del Gran Paradiso (squadra che vince non si cambia).

Dopo aver prenotato la mezza pensione al rifugio Mantova i timori più grandi riguardavano il meteo ma fortunatamente una finestra di bel tempo ci stava attendendo.

Arrivati ad Alagna di giovedì 11 agosto, decidiamo di “giocarla sporca” prendendo gli impianti fino a punta Indren per raggiungere poi in tutta tranquillità il rifugio… pieno di gente.

Tra tutti i gruppi presenti, super tecnici e seri, noi spicchiamo subito come il gruppo simpatia del rifugio, tra continue richieste di bis durante la cena e goliardiche partite di calcio-balilla che ci fanno andare a dormire abbastanza tardi rispetto alla norma.

Vuoi per la quota, vuoi per i continui rumori da camerata, vuoi l’emozione, la notte risulta essere abbastanza travagliata e quasi nessuno di noi riesce a chiudere occhio, nemmeno io che di solito, in queste situazioni, dopo 5 minuti mi trovo già tra le braccia di Morfeo.

Il risveglio è ancor più difficile; dopo aver sonnecchiato troppo a lungo oltre il suono della sveglia, raggiungo gli altri e con una voce degna di Franco Califano chiedo, “Ma voi, come siete messi?”; inutile dire che sembravamo quattro zombie che si aggiravano nella sala spogliatoi del rifugio.

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Comincia la salita

 

Verso le sei cominciamo a muovere i primi passi sul ghiacciaio, in forte ritiro, con dei crepacci vistosi ma che a quell’ora non ci impensieriscono. La salita procede spedita e recuperiamo parte del tempo perso nella preparazione dopodichè, arrivati al colle del Lys, la lunga carovana di cordate inizia a dividersi tra chi punta la Capanna Margherita, chi si muove verso Corno Nero e Punta Parrot e chi tenta il Lyskamm.

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Cordata Matteo-Tommaso

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Cordata dei due Lorenzo

Dopo circa due ore e mezza, ci ritroviamo di fronte alla conca antistante le vette principali del massiccio del Monte Rosa e qui il cielo si apre, rivelandoci punta Gnifetti, Zumstein e Dufour in tutto il loro splendore, con la Nordend ancora nascosta.

A questo punto la quota inizia a farsi sentire, la testa inizia a pulsare e il fiato viene sprecato il meno possibile ma, fortunatamente, le gambe rispondono bene; percorriamo l’ultimo tratto, che sembrava brevissimo, in un’altra oretta e mezza raggiungendo così punta Gnifetti e quindi la capanna Margherita a quota 4554m,  affollatissima di gente. Scattiamo la rituale foto di gruppo e ci riposiamo un attimo, ma la presenza del rifugio ci toglie la sensazione di aver raggiunto effettivamente una vetta.

Il gruppo a punta Gnifetti

Il gruppo a punta Gnifetti

In successione, Zumstein, Dufour e Nordend viste dalla capanna Margherita

In successione, Zumstein, Dufour e Nordend viste dalla capanna Margherita

Ci consultiamo un attimo e decidiamo il da farsi; Tommaso e Lorenzo sono soddisfatti così e decidono di fermarsi  mentre io e Matteo scegliamo di continuare e raggiungere la Zumstein, di poco più alta.

L'inconfondibile Cervino da quel tocco in più alla vista già mozzafiato

L’inconfondibile Cervino da quel tocco in più alla vista già mozzafiato

Io e Matteo a Punta Zumstein

Io e Matteo a Punta Zumstein

Con molta cautela risaliamo la vertiginosa cresta finale che termina con un breve tratto di rocce esposte, ma poi, infine, la cima.

Ci sdraiamo entrambi in terra per la stanchezza e nel frattempo ci godiamo lo sconfinato paesaggio, che spazia dalla pianura padana fino alle vette più impervie del Monte Bianco e del Cervino. Dopo la foto di vetta con il gagliardetto G.A.P. iniziamo la discesa e ci riuniamo con Tommaso e Lorenzo.

Raggiungiamo il rifugio Mantova completamente esausti ma soddisfatti dopodiché…. bicchierone di radler ad Alagna.

Lorenzo

“Scalare non serve a conquistare le montagne; le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi.”
(Royal Robbins)

 

4 Commenti a "Punta Gnifetti (4554m) e Punta Zumstein (4563m). Monte Rosa finalmente archiviato"

  1. Nando scrive:

    Grande lore, bel racconto letto dal centro Italia. Una bella boccata d’aria motivazionale!

  2. Marco D. scrive:

    Grandi ragazzi!!! Noi dai sentieri del trekking vi abbiamo visto da lontano!!!

  3. Gianlu scrive:

    Complimenti ragazzi il gap vola in alto.

  4. Luigi Carminati scrive:

    Mi hai dato la sensazione di essere con voi. Erica

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