CAMBIA LINGUA

Ferrata “Sentiero dei fiori”

In un luglio che così caldo, non si vedeva da anni, abbiamo rischiato di prendere l’unico giorno di brutto tempo, il ritrovo al piazzale Caslini sembrava non lasciarci molte speranze ma come si dice, “la fortuna aiuta gli audaci” e così decidiamo di metterci in viaggio verso il Passo del Tonale.

Il gruppo era numeroso, con alcune new entry, Lorenzo Simone Alessandro e Veronica che hanno deciso di unirsi al gruppo.

Arrivati al Tonale la giochiamo sporca prendendo la funivia che ci porta in cima alla pista Paradiso, già da questo punto si capiva che la giornata sarebbe stata fantastica dato che il cielo cominciava ad aprirsi. Camminiamo circa un’oretta e mezza prima di arrivare al passo del Castellaccio dove resti di filo spinato ci ricordano che questo è soprattutto un luogo del ricordo, ricordo di violenze e fatiche.

Poco sopra il passo inizia la ferrata vera e propria, non una ferrata particolarmente impegnativa ma sicuramente dai panorami mozzafiato con i bellissimi ponti tibetani e qualche galleria qua e la.

Arrivati alla capanna “Amici della montagna”, già bivacco “Faustinelli”, prendiamo un te caldo, scattiamo qualche  foto di gruppo e poi iniziamo la discesa.

Decidiamo di effettuare una deviazione per evitare di fare tutto il ghiacciaio del Presena, sempre su via ferrata, ma qui la difficoltà inizia a salire anche se, per fortuna,        non è niente di esagerato.

Arrivati in fondo calziamo comunque i ramponi per attraversare un piccolo nevaio, raggiungiamo di nuovo la cabinovia e ci scoliamo una meritata radler.

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Dolomiti di Brenta-Sentiero delle Bocchette Centrali

In un caldo week-end di settembre, abbiamo realizzato questa classicissima ferrata nelle dolomiti di Brenta. Forse la più famosa e spettacolare. Ecco un breve resoconto per completare la relazione delle gite effettuate dal Gruppo nell’Estate 2014. Penso che a molti dei partecipanti farà piacere rivedersi in azione, sappiamo che per un motivo o per l’altro si scatta sempre molto e si condividono poco le foto. Scusate se ho esagerato, ma meritavano e non ho saputo scegliere. I due giorni sono stati piacevoli, la compagnia era come al solito affiatata e l’ambiente del rifugio Pedrotti accogliente. Come sempre ognuno ha trovato la propria personale “lettura” della gita…io mi sono goduto il ricordo del giro fatto oltre 10 anni fa e sono stato con il naso all’insù a cercare la normale del Campanile basso, insieme ai miei giovani soci di arrampicata. Mi sono calato nella atmosfera delle crode dolomitiche, nei paesaggi surreali di guglie e pareti…che tanto sono ci mancate quest’anno. In tutto questo sognare linee, passaggi e vette…mi sono distratto a tal punto da lasciare in giro il casco, probabilmente all’ultimo rifugio.
Termina l’era del “casco Giallo della Grivel”.
Guardiamo avanti.
Nando