Ci girano le scatole, ma era previsto. Nonostante un nubifragio che sbarra strada ed entusiasmo in quel di Cene, animati da un ottimismo che rasenta la cieca ignoranza andiamo oltre. Obiettivo minimo di giornata: colazione a Ponte Nossa. Lì sembra meglio e proseguiamo verso Valgoglio e il Lagonero. Avvolti nelle nebbie del Monsone orobico dopo un paio d’ore sbuchiamo nei pressi del rifugio. Siamo intenzionati ad arrampicare nonostante l’evidente impraticabilità, dato che ci siamo tirati sui kg di materiali. Proviamo qualche tiro, in condizioni da Svalbard, ma in realtà non vediamo l’ora che il rifugista ci chiami per il pranzo.
Lì le prestazioni migliorano nettamente, pasta, formagella, vino rosso, torte, caffè grappa e il proverbiale e pericolosissimo genepì.
Non è che abbiamo combinato granché, a parte una discreta sfacchinata. Ma ci siamo fatti delle grandi risate passando una bella giornata in compagnia. In attesa di cose più importanti, nel proseguo della stagione.