Via Orizzonti Dolomitici (IV+, V) – Piccolo Dain, Parete del Limarò
Via Trento (5b) – Placche Zebrate
Martedi in Val Gardena il meteo si presentava così.
Torre Juac, Via del Rifugio (forse)
Nando
Monte Quaira (Fellhorn) 2518 m – Scialpinismo in Valpusteria 3/3
Cima Piatta Alta (Hochebenkofel) 2905 m – Scialpinismo in Valpusteria 2/3
Con i suoi quasi 1600 m di dislivello e 10 km di sviluppo è il “Gitone” della tre giorni.
Picco di Vallandro (Dürrenstein) 2839 m – Scialpinismo in Valpusteria 1/3
L’altra metà del cielo in Val Maira
La nostra segretaria mi chiede di postare la versione “al femminile” del trekking nelle valli occitane. Con una punta di polemica, le quote rosa sono sempre più presenti e determinate nel Gruppo!
raccontato con umorismo il nostro
trekking in Val Maira: ma quale stupore nel vedere che tutto il cammino è
stato raccontato in sola versione maschile, nessun accenno ( se non di sfuggita
alla sofferenza delle ginocchia di Lucia) alle 7 donne partecipanti .
senior Angelo è stato il più performer, noi donne, nonostante la nostra elevata età media, abbiamo partecipato con grinta alle discese
ardite e alle risalite su per le valli che aprivano sempre nuovi scenari :
pascoli, postazioni militari, ruscelli in cui rinfrescarsi, vette accattivanti.
di più il peso degli zaini e il sole rovente delle ore di punta ma non abbiamo
mai rovinato il sonno dei nostri compagni di viaggio russando o facendo
squillare i cellulari nel cuore della notte.
cantato sulle musiche suonate da Giovanni, abbiamo ammirato il cielo stellato,
abbiamo dormito nel “geco”, abbiamo goduto di paesaggi inconsueti.
sempre la formula giusta per il trekking di ferragosto, quest’anno baciato
anche dal sole: grazie a lui e a tutti i partecipanti.
Il Bepi fa il suo giro
periodo estivo agli scolari è concesso un periodo di vacanza. In quest’arco
dell’anno anche la loro più grande nemica, la sveglia, passa il tempo
rilassandosi. Ci sono occasioni in cui purtroppo entrambi devono compiere del
lavoro straordinario, come nel caso di sabato 18 agosto 2012. La sveglia suona e
ci fa sobbalzare dal letto mostrando cifre sul display che sembrano uscite da
un’estrazione del lotto. Ma in verità sono proprio le 5 di mattina e bisogna
alzarsi essendo oggi il primo giorno di TREKKING. Detto fatto, eccoci ON THE
ROAD: destinazione Elva di Val Maira (1637 mslm). Giunti sul posto incontriamo l’ultimo
componente della spedizione che ci attende calmo e placido seduto sul camper. L’orario
della partenza suscita da subito rivolte e lamentele da parte dell’intero
gruppo, ma dopo una sosta ristoratrice riprendiamo il cammino verso Colle
Bicocca (2285 mslm). Le note del Bepi e di P. Daniele ci accompagnano con le
loro canzoni dalla CADENSA tipica. Arriviamo quindi ad arrestare il cammino in
un antico borgo nel quale scopriamo tratti tipici della cultura occitana, a noi
sconosciuta. La risalita della valle ci abbatte fino allo sfinimento, ma alla
vista del rifugio Melezè (1.812 mslm) ritroviamo la forza per compiere gli
ultimi 50 m. Durante la permanenza al rifugio
facciamo conoscenza dei valorosi alpinisti che compongono la spedizione.
Questo ci permette di stilare una prima ed approssimativa classifica. Dal punto
di vista gastronomico il pasto presenta difficoltà durante l’assaggio del purè.
La mattina seguente, sfogliando il programma, ci deprimiamo alla vista di quei
numeri soprannaturali. Lasciamo la comodità del rifugio e ci dirigiamo verso
Colle del Bellino (2804 mslm), e subito la compagnia FINE CORSA prende
posizione e si fa attardare con tanto di bandierine. Mentre il gruppo fuggitivi
(tutti tranne noi) avanza inarrestabile e noi programmiamo una sosta tattica
per impasticcarci con integratori e
altre porcherie. Carichi ed esuberanti intortiamo la concorrenza e ci
riportiamo in prima posizione conquistando il GPM. Dopo una breve pausa sulla
sommità imbocchiamo la discesa con estrema cautela e a termine del tratto più
ripido viene stabilito il punto di sosta per il pranzo accanto ad un bel
torrente. Subito si presentano difficoltà nella fase di idratazione causata
dalla mancanza di acqua potabile anche se Angelo suggerisce essere comunque
PORTABILE. La discesa si rivela tranquilla e ormai siamo diventati come zombie
che si strascicano fino alla meta. Giunti al Rifugio Campobase appuriamo che il
servizio alloggio corrisponde ad una semplice tenda con brandine. Visto l’orario
piuttosto anticipato ci rinfreschiamo con una doccia e bibite aspettando la
cena. L’attesa si rivela insopportabile e Giovanni ci delizia con canzoni
quali: “Il cacciatore” , “Don Raffaes” e tante altre accompagnate dal suono del
suo UNGULETOR 3000™. La nottata trascorre in agonia e
sofferenza a causa del freddo insopportabile. Il giorno seguente il servizio
ristorazione presenta notevoli carenze che ci spingono a compiere atti barbarici.
Un altro imprevisto disturba la nostra condizione psicofisica: l’incertezza di
un vero pranzo per via della scarsità di attività economiche all’interno del
povero paese di Chiappera(1614
mslm). Fortunatamente veniamo ripagati dalla magnificenza delle sorgenti del
Maira per poi riprendere la salita verso il colle Ciarbonet (2206 mslm) , primo
GPM di giornata. Da qui affrontiamo la discesa guidati dallo specialista dei TAGLIAGAMBE
e detentore della maglia “N*****o più potente” Angelo. Sopraggiunti in una
radura attraversata da un torrente condividiamo le poche provviste rimaste e
ancora una volta l’esperienza di Angelo si rivela favorevole grazie ad un suo ricostituente
intruglio a base di Carcadeus®. Ben
rinvigoriti dopo la giornaliera farcitura di sozzure si riparte in direzione
Passo della Gardetta (2437 mslm) circondati da un paesaggio segnato dagli
eventi bellici. Stranamente aggrediamo la salita con determinazione e perveniamo
al secondo e ultimo GPM dal quale siamo ormai in vista del Rifugio Gardetta(2235 mslm) circondati
da nuvole maligne. Veniamo accolti da cani pastori con cui attendiamo ansiosi
la cena. Durante la notte per la seconda volta la sventura si inferocisce su
Vincenzo vittima del suo stesso sacco-letto-burka e del rombo delle russa di
Pasquale, ma noi riposiamo in tutta tranquillità. Ed eccoci all’inizio dell’ultimo
giorno e molti seniores ci illudono
riguardo la facilità di questa tappa. Dopo un tratto in discesa incominciamo la
salita verso il Colle Margherina (2420 mslm) e proseguiamo solitari in testa al
gruppo fino al Colle del Mulo (2527 mslm) . La discesa ci devasta e le forze
rimaste ci consentono a malapena di giungere al lago Resile (1986 mslm) dove
viene fissata la pausa pranzo. Da questo punto la discesa non concede tregua a
causa delle pendenze e dei precipizi sempre in agguato. Oltre alle solite
vittime (noi) la discesa si adira anche su Lucia che sopporta con difficoltà il
dolore alle gambe ma vinciamo la sfida giungendo infine alla borgata Vernetti (1223
mslm). Rifocillati con bibite e gelati aspettiamo gli autisti e le rispettive
auto con le quali ci riporteremo verso casa.
conoscere la particolarità delle terre occitane e ha scoprire le differenze con
altri posti. I dati raccolti durante il viaggio confermano che un grave
problema affligge il Gruppo Alpinistico Presolana: la mancanza di giovani, dato
che l’età media dei partecipanti a questo trekking è di 49 anni.
CORSA ™ – TSC℗ ( Trekking Senza Camminare) – TSZ℠ (Trekking Senza Zaino) – Trekking a
kilometro 0 – THESAURUS© – BIEMSì ® –
VitanotturnaDihcoteche℗
:
Nemo -Giuno
ATTENZIONE: OGNI RIFERIMENTO A FATTI REALMENTE ACCADUTI E/O A PERSONE REALMENTE ESISTENTI E’ DA RITENERSI PURAMENTE CASUALE.
Persi nelle piogge. Ma fino a un certo punto…
Primavera piovosa e freddina. A giudicare
dal Blog, sembrava quasi che il GAP si fosse fermato..invece è mancato solo il
tempo di postare le iniziative del gruppo, che come sempre ha continuato la sua
attività, in montagna e in Paese.
con due meravigliose salite in val d’Aosta al Breithorn ed Entrelor ci
concediamo un intermezzo musicale, con un quartetto giovanissimo di musicisti.
del Centro di Aggregazione Giovanile “Zuma” ci buttiamo alla scoperta delle Passioni
Verticali. Tre domeniche con ambienti e gradi di difficoltà crescenti, sempre
più liberi e suggestivi.
i week end troviamo anche il tempo per le prime arrampicate in ambiente a Rogno e
qualche giro in falesia, Cornagera, Valgua, Casazza (rigorosamente senza macchina fotografica).
In questi tempi qualche giovane new entry si avvicina
al nostro mondo e incomincia ad avere quella “febbre” per la roccia che ben
conosciamo, regalandoci nuove soddisfazioni. Noi complici consapevoli, ci
auguriamo che il salto verso le avventure in montagna arrivi presto. Nel frattempo
pazientemente ..coltiviamo… J