6.21 suona la sveglia. 21, che fa meno male di 20.
Ci vuole un momento per riconnettermi col mondo.. uff perchè suona?
..ah si montagna, camminare.
Maledettte birre e ore piccole.
L’ultima chance per girarsi nel letto è il proverbiale meteo di m.. di quest’anno.
Guardo fuori, non sembra male…..
Mi ributto in branda, dai per camminare è presto. Dormo altri 20 minuti. Poi quasi in automatico, mi tiro su, raccatto lo zaino ed esco. Devo rispettare il mio personale codice cavalleresco. Se dico che vado e c’è bello, vado. Più che altro per non farmi sfottere per il resto della settimana dai soliti noti.
Poi, del resto sto a casa a fare?
Agosto è un mese per certi versi terribile. E’ noioso come la domenica pomeriggio e il primo dell’anno. Solo che dura 31 giorni. E io non ho soci per arrampicare, spersi ai quattro angoli del mondo. Anche l’ultima risorsa che contatto, è stato imbrigliato dalla morosa, un’ora prima della mia telefonata esplorativa del sabato.
Ad Agosto non c’è in giro nessuno e può diventare un opportunità. Fai cose inusuali ..uscire a cena con amici che non senti da tempo, prendere la bici e girare la città semideserta di notte, andare in montagna da solo. Tipo in Presolana.
Non che sia chissà che cosa, ma appena provi a dire che vai da solo in montagna è una sollevazione popolare di gente che ti sconsiglia. Dalla mamma, all’ultimo degli amici “bar sport”. Quello che l’ultima volta che è stato in montagna l’ha portato suo padre, quando aveva la Fiat Ritmo.
Al Passo inizio a camminare, intenzionato a salire con un ritmo regolare, godendomi un po’ di quiete. Detto fatto due comaschi mi si piazzano alle calcagna e poi mi superano. Spero mi mollino lì, invece rallentano…mi tocca salire insieme. La sensazione è quella di essere in una spiaggia deserta e puntuale vedersi arrivare la famigliola chiassosa, che pianta l’ombrellone a due passi da te.
Per fortuna le rampe tagliagambe dopo i cassinelli mi danno una mano. E ben presto restano indietro. Finalmente quello che cercavo. Stare un po’ per i fatti miei. Mi godo le pareti, e i torrioni della sud, che mostrano abbondanti venute d’acqua. Mi consola, arrampicare oggi sarebbe stata dura.
Breve sosta alla grotta dei pagani per un sorso d’acqua poi riparto subito. Sulle roccette che salgono lungo la normale alla vetta Occidentale non c’è nessuno. Il silenzio e le pareti intorno mettono in soggezione. Richiamano al rispetto. Mi concentro sui movimenti, secondo grado, ma sempre piacevole usare mani e piedi per salire. Comunque non c’è da distrarsi. In breve tempo sono in vetta, dove vengo raggiunto dalle proverbiali nebbie presolaniche. Riesco comunque a godermi il panorama e soprattutto il silenzio. Sono solo. Ci rimarrò per 30 minuti abbondanti.Sempre emozionante la cima di una montagna. Momenti tranquilli pieni di senso, di gioia di completezza.
Leggo un po’ il libro di vetta e trovo scritti bei pensieri e altri volgari. La retorica che chi va in montagna è una persona migliore non regge. Però in montagna ci vanno tante belle persone.
E di questo si, ne sono abbastanza sicuro.Nando
E di questo si, ne sono abbastanza sicuro.Nando
Cassinelli e versante Sud
Lungo il sentiero tagliagambe, il bivacco Città di Clusone
Uno sguardo alle pareti in cerca di colleghi
Poco oltre la Cappella Savina