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Val d’Ultimo

In vetta al Collecchio tutta la compagnia

In vetta Orecchia di Lepre.

Durante la salita pendii molto ripidi

Con lo scialpinismo di fine stagione non si può dire che non è mancato il divertimento in val d’ultimo con la salita ripida all’Orecchia di Lepre mt.3257 e Collecchio mt.2957 con disciese entusiasmanti con neve primaverile.

Due bellissime giornate trascorse in compagnia.

Antimedale via degli Istruttori e Cornagiera

Lasciamo per un Week end, o forse definitivamente per quest’anno, gli sci e ci tuffiamo nella roccia. Sabato si progetta Arco, poi arriva il bidone, e ripiego sulla via degli Istruttori all’antimedale. Mi rifugio nell’affidabile Marco e il suo SMS “di conferma” ha su di me lo stesso effetto di un antidepressivo. Sabato salvo e venerdì sera sereno, invece che stare a rimuginare sull’ennesima giornata di arrampicata persa. Sì, a volte sono patologico.
Roccia perfetta e grip magnifico, forse troppo caldo e troppe fioriture. Ma va bene così. Si torna a casa soddisfatti e con qualche elemento in più per valutare la preparazione.

Via degli Istuttori

Diedro..

Traverso..

Belli come il sole..

Domenica invece la mitica Cornagiera, croce e delizia degli alpinisti orobici sin dal 1910. Con i suoi atletici strapiombi, diedri svasati, placche con poco grip e chiodatura “allegra”; classica e fittoni ma sempre rigorosamente lunghetta. La Cornagiera è “trugna” in perfetto stile orobico. Pochi fronzoli…o hai testa e avambracci o vai a casa con la coda e la maglietta “griffata” tra le gambe.
Anche qui accompagnato da Marco e da un altra presenza storica, che predilige le grandi fatiche scialpinistiche, ma quando mette fuori il naso su roccia dice ancora la sua. Data la giornata la falesia si popola di una grande varietà di personaggi. C’è da divertirsi.
Quando siamo cotti dal sole con la giusta “ghisa” nelle braccia, tutti a casa a dormire sul divano mentre nelle orecchie ronza la telecronaca della Parigi-Roubaix. Come ultimo regalo di una bellissima domenica inforco la mia vecchia bici da corsa e mi getto sul pavet di Città Alta in omaggio della grande classica del nord. L’è tot alenament…

Verso le guglie, spunta anche il Fabio!

Cornagiera, forza, astuzia e tecnica…stile orobico!

Fascino e magia della “storica” Cornagiera!

Pizzo Scalino (secondo tempo)

Sciopero delle ferrovie e troppi impegni compressi il venerdì per avere la forza di organizzarmi e soprattutto di alzarsi sabato mattina. Ma la meta era troppo golosa per lasciarsela scappare e così contatto il Carlo, che con pochissimi metri di dislivello nelle gambe accetta e porta pure due amici, Ivan e Antonio. Non c’è molto da aggiungere a quello che ha scritto Marco. Sveglia ore 4.15, partenza alle 5.00 tanti km in auto. Anche per me la parte sul ghiacciaio è stata veramente dura, ma la vetta e il panorama è stato meraviglioso. Il mondo è piccolo e in cima troviamo un’altra conoscenza del GAP. Discesa divertente su neve variabile, ma sempre buona. Ottima e divertente la compagnia. Che dire, grande senso di libertà queste uscite di scialpinismo, e ancora voglia di qualche sciata da condividere con gli amici. Ragazzi dove andiamo insieme il prossimo week end (speriamo insieme!!) ?

Prima mezz’ora…

Da qui le mie gambe non vanno più..

Cresta aerea e suggestiva..

Foto di gruppo in cima..belli come il sole ma cotti!

Ecco la sorpresa, Ilario. Notate il gilet!


La quiete della cima, e poi è ora di scendere..

Sugli sci in discesa..

Curvette..

Pizzo Scalino

La voglia di scappare in montagna dopo alcune settimane di astinenza ci muove prima dell’alba per la Valtellina. L’invito lanciato già in settimana per il sabato è stato raccolto da Fabio e Gianluigi. Dopo il non breve viaggio in auto, appendice del sonno notturno per qualcuno, calziamo gli sci e poco dopo ci sovrasta la nostra vetta, che però non è proprio subito raggiunta…

Per me è un ritorno, perchè tanti anni fà avevo dovuto rinunciare causa maltempo sul ghiacciaio, che si raggiunge dopo questo simpatico pendio. Noi oggi lo saliamo con 23 tornanti (o meglio “inversioni”), che Chiara ha diligentemente contato…

Dopo la sosta merenda vediamo il percorso successivo, il ghiacciaio con i suoi pendii, ma da qui le gambe, che prima giravano non male, sembrano di piombo… tengo duro e raggiungiamo il deposito degli sci, appena sotto la cresta.

Con picozza e ramponi per essere più sicuri saliamo la divertente cresta, non lunga in verità, che velocemente ci porta verso la vetta.

Qui la vista è davvero spettacolare: come pensare di mettere a riposo gli sci con ancora tutta quella neve e tutte quelle montagne da salire?

Dalla vetta il saluto a tutti gli amici ed in particolare a Nando, che sappiamo la raggiungerà il giorno successivo con l’amico Carlo (attendiamo commento o nuovo post)

Eccoci insieme con il Bernina sullo sfondo, prima di iniziare la discesa.

Ancora un poco di attenzione e poi raggiungiamo gli sci.

La discesa è su neve buona, forse sono le nostre gambe un poco cotte che non ci hanno permesso tutte le curve che avremmo voluto fare…

Insomma dopo quasi un mese finalmente un’altra “bella gita”, perchè l’importante è non mollare!!!

Ciao a tutti

Marco e Chiara