In un luglio che così caldo, non si vedeva da anni, abbiamo rischiato di prendere l’unico giorno di brutto tempo, il ritrovo al piazzale Caslini sembrava non lasciarci molte speranze ma come si dice, “la fortuna aiuta gli audaci” e così decidiamo di metterci in viaggio verso il Passo del Tonale.
Il gruppo era numeroso, con alcune new entry, Lorenzo Simone Alessandro e Veronica che hanno deciso di unirsi al gruppo.
Arrivati al Tonale la giochiamo sporca prendendo la funivia che ci porta in cima alla pista Paradiso, già da questo punto si capiva che la giornata sarebbe stata fantastica dato che il cielo cominciava ad aprirsi. Camminiamo circa un’oretta e mezza prima di arrivare al passo del Castellaccio dove resti di filo spinato ci ricordano che questo è soprattutto un luogo del ricordo, ricordo di violenze e fatiche.
Poco sopra il passo inizia la ferrata vera e propria, non una ferrata particolarmente impegnativa ma sicuramente dai panorami mozzafiato con i bellissimi ponti tibetani e qualche galleria qua e la.
Arrivati alla capanna “Amici della montagna”, già bivacco “Faustinelli”, prendiamo un te caldo, scattiamo qualche foto di gruppo e poi iniziamo la discesa.
Decidiamo di effettuare una deviazione per evitare di fare tutto il ghiacciaio del Presena, sempre su via ferrata, ma qui la difficoltà inizia a salire anche se, per fortuna, non è niente di esagerato.
Arrivati in fondo calziamo comunque i ramponi per attraversare un piccolo nevaio, raggiungiamo di nuovo la cabinovia e ci scoliamo una meritata radler.