CAMBIA LINGUA

Motivo assenza: Traversata Foppolo-Cambrembo

Dopo aver aspettato e sperato, sabato abbiamo fatto una gita con la g maiuscola.

Partenza da Foppolo (1600 m) con condizioni top: cielo azzurro, sole, polvere già dalla partenza e il pensiero di saltare scuola per incorniciare il tutto. 
Prima tappa Passo Dordona (2061 m), dove lasciamo la traccia per proseguire tracciando fino alla Bocchetta dei Lupi (2216 m). Da qui iniziamo la prima discesa nei pendii carichi di “powder”  ancora incontaminata. Arrivati in fondo alla Valle dei Lupi ripelliamo accanto alle Baite del Porcile (1803 m) e risaliamo fino al Passo di Tàrtano (2108 m), incrociando le prime anime vive. Durante la seconda discesa un disguido ci fa sbagliare itinerario portandoci in  un bosco dove siamo costretti a scendere a piedi seguendo un torrente fino all’abitato di Cambrembo (1418 m). Per finire in bellezza facciamo qualche curva tra i prati delle case completamente innevati. 

A parte l’errore finale è stata una giornata da incorniciare.
Ciao

Duemila e … credici!!!

Sfrutto un augurio ricevuto per il duemila e tredici per salutare tutti gli amici del blog…

La Valgardena ci ha accolto nei giorni di vacanza disponibili tra vecchio e nuovo anno…

Impossibile non sciare sulle mitiche piste delle Dolomiti, ma neppure farsi scappare l’occasione di risalire una valle solitaria, lontano dalle migliaia di persone che affollano gli impianti poco distanti…

Così dalla Vallunga, sopra Selva, io e Chiara siamo saliti nella Val Chedul fino al Col Turond, con  due snowborder che hanno attraversato dagli impianti del passo Gardena ed un solitario scialpinista local pomeridiano come unica compagnia in tutta la gita!!!

 

Tornati a casa, ed … al lavoro, nell’ultimo giorno delle festività natalizie rischiava di prevalere la pigrizia, accompagnata dalle sconfortanti notizie della situazione neve/meteo. Invece la voglia di montagna ha prevalso e ci ha regalato un giro della Corna Piana veramente azzeccato: mai avevamo trovato condizioni migliori, con pendii di neve ormai trasformata, piuttosto che dieci centimetri di “farina” su fondo duro.
Insomma mettiamoci pure un … duemila e credici, anche per la prossima stagione sugli sci!!!!

Colazione al M. Pora

Un triste campo di patate, con neve ghiacciata e zolle d’erba, questo è il Pora di oggi.

Cmq, una colazione con caffè, fetta di torta e contemplazione della Presolana è stata una dignitosa conclusione di questo periodo Natalizio. 
E da domani, si ricomincia. 
Il campo di patate
Caffè e Presolana
Gli appennini sembrano davvero vicini
Chissà se al Rosa la neve è migliore
Saluti dal (trugno) befano 

Bollito di Scialpinista al Timogno

Ultima Scialpinistica dell’anno, si opta per un Timogno, veloce e gambe sotto il tavolo a mezzogiorno. Il Gianlu mi prende alla lettera e fa un’andatura Race. Vado fuori giri da subito e non prendo mail il ritmo giusto. Il senatore mi cucina a fuoco lento e sull’ultima spalla risulto totalmente bollito. Gamba flaccida e pesante arranco faticosamente in vetta. Foto di rito, sguardo alla magnifica Presolana e giù, con le gambe di legno fino alla macchina. Neve stracciatella come dice qualcuno.

La Valzurio e la prua della Presolana

Il Gianlu ed io.

Gli improbabili.

Le vacanze di Natale hanno il grande pregio di riportare “a casa” gli amici spersi ai 4 angoli del vento e della vita. E così, con il biglietto Ryan in tasca e parcheggiato i pargoli dai nonni, si riesce perfino ad organizzare una scialpinistica. Tra chi è 10 anni che non mette gli sci, chi fa due gite all’anno, o chi ne vorrebbe fare duecento quando ti chiama al telefono, ecco assemblato uno sparuto gruppetto di scialpinisti dalle gambe poco allenate, prontamente ribattezzati “gli improbabili”.
Non si poteva ambire a chissà quale cima, vuoi per l’allenamento, vuoi per l’innevamento e si opta per il Campioncino, su neve primaverile. Ma quello che conta è essere in giro con gli improbabili, perchè chissà tra quanto ricapiterà una giornata così. E tra l’altro non si è sciato neanche male.

Lo sparuto gruppetto

La meta di giornata

Quasi alla fine..

Gli improbabili

Adamello

Belli come il sole in vetta!

Arrosto di scialpinista in salsa di neve marcia e contorno di sassi

Ingredienti:
1 Versante di neve marcia e “remollata”
1 Versante di neve ghiacciata
Una tonnellata di sassi
Sole e caldo a volontà
2 Scialpinisti alle prime armi
2 Scialplinisti veterani

Cuocere gli scialplinisti sul versante completamente esposto a sud e al pieno sole di mezzogiorno, dopodichè intingerli in un po’ di neve “remollata”. Una volta raggiunto un colore rossastro possono essere serviti accompagnati con un po’ di sassi. 

Ecco il riassunto della gita di oggi. 
No scherzo! In verità non è andata poi così male dai… Dopo aver rinunciato alla Val Sedornia siamo saliti al Timogno per la mulattiera ormai senza neve. Dalla cima abbiamo deciso di scendere fino alle baite poco più sotto. Risalendo ci siamo decisamente cotti a puntino. La discesa dalla vetta non era poi così male, raggiunte le piste però… Va bene dai, è tutto allenamento ed esperienza.

                                  La squadra batte in ritirata e ripiega verso gli Spiazzi

                                           La neve “stracciatella”, incubo degli sciatori

                                                                    In vetta al Timogno 

                     Sosta alla baita, dove un cane ci ha seguito già dalla partenza al parcheggio

Giovedì, invece mentre gli altri sciavano sulle piste di Colere io e Tommaso abbiamo risalito con le pelli conquistando il Ferrantino. Abbiamo trovato una neve bellissima, avendo nevicato proprio il giorno prima.

                                                              Altro che “stracciatella”

                                    “Belli come il sole in vetta” (Nando Tutti i diritti riservati)