CAMBIA LINGUA

Il cercatore di appigli

“Ok, vado io”.

Tre parole, una responsabilità.

Siamo sulla Est del Catinaccio, ormai da parecchie ore, e da un paio di tiri siamo fuori via. Non di molto, ma abbastanza per farci perdere la bussola. É tardo pomeriggio e non abbiamo molto tempo a disposizione.

Incomincio a scalare. Mi aspetta un lungo traverso verso sinistra, quello che sembra l’unica traiettoria percorribile per levarsi dai problemi. Poco alla volta esco dalla vista dei miei due compagni e rimango solo, un puntino isolato, in una parete enorme.

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