CAMBIA LINGUA

Monte Bianco 4810m, dove nulla è scontato

Seguendo l’escalation delle gite d’alta quota degli ultimi quattro anni, questa volta, per la meta da raggiungere abbiamo voluto puntare al tavolo dei grandi, scegliendo quindi di raggiungere la vetta del Monte Bianco.

Fino all’ultimo non eravamo sicuri di partire, per via delle difficoltà nel prenotare nei vari rifugi lungo le diverse vie di accesso alla vetta. Iniziamo, belli lanciati, a sentire il rifugio Cosmiques per affrontare la “Via dei Tre Monti” per poi trovare posto al rifugio Gouter, punto tappa per la  “via normale”, che però di normale non ha nulla!

Così con, la rivelazione dell’anno, Chiara , il mio omonimo Lorenzo, e l’uomo delle grandi occasioni, Ferra, arriviamo il sabato mattina a Les Houches, per prendere il trenino che da Bellevue porta al Nid d’Aigle.

Già risalendo la valle, con il bucolico trenino, la maestosità dell’ambiente si rivela ai nostri occhi… spazi immensi con pareti di ghiaccio e roccia che  fan subito capire l’ “ostilità” del luogo.  Continue reading

Si è alzata l’asticella, Pizzo Camino (2492 m) con gli Sci.

Correva l’anno 2014 e assieme a Gianlu, Mario e Ferra facciamo una gita di sci d’alpinismo al “Corna Busa”. Raggiunta la meta iniziamo a sistemarci, classiche strette di mano, una bevuta di te e uno sguardo al panorama. Ci colpisce subito la bellezza della valle alle nostre spalle, così solitaria, selvaggia e, che in veste invernale, ha l’aspetto degli ambienti d’alta quota.

Subito mi colpisce la montagna che domina tutta questa valle e noto che non sono l’unico. Gianlu rompe il silenzio del momento dicendo: “Quello la è il pizzo Camino…” indicandola, e poi, rivolgendosi a me e Matteo aggiunse “…è proprio una bella gita, dovreste farla”. Da allora son passati quattro anni, quattro stagioni secche che ci hanno costretto a lasciare le nostre valli, per andare in posti più lontani a soddisfare la nostra voglia di inverno. Quest’anno però le cose sono cambiate.

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Il cercatore di appigli

“Ok, vado io”.

Tre parole, una responsabilità.

Siamo sulla Est del Catinaccio, ormai da parecchie ore, e da un paio di tiri siamo fuori via. Non di molto, ma abbastanza per farci perdere la bussola. É tardo pomeriggio e non abbiamo molto tempo a disposizione.

Incomincio a scalare. Mi aspetta un lungo traverso verso sinistra, quello che sembra l’unica traiettoria percorribile per levarsi dai problemi. Poco alla volta esco dalla vista dei miei due compagni e rimango solo, un puntino isolato, in una parete enorme.

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Campanile Basso, via Fehrmann

La prima volta che ho visto il Campanile Basso non riuscivo a smettere di guardarlo, tanto da rischiare di inciampare mentre camminavo, affascinato dalla sua bellezza; mi sembrava un sogno poterlo scalare ed ammirare il Brenta dalla vetta. Ho posto il Campanile tra i miei obiettivi strizzando l’occhio alla via normale, andandomi a leggere la relazione di tanto in tanto, per dare un occhio alla linea e capire quali difficoltà si sarebbero incontrate. Continue reading

Il mio Parravicini e tutto il resto.

Eccomi qui. Dopo quasi un mese decido di scrivere quattro righe. Su cosa? Bo. Sono pressato dai piani alti del GAP per parlare del mio Parravicini. Parlare dello scialpinismo dal punto di vista di “chi fa le gare”. Di questi individui che con sci leggeri e tutine attillate salgono e scendono le piste da sci fino allo sfinimento. Quelli dai mille e mila metri di dislivello all’anno. Quelli che vanno sempre forte, anche in discesa, non fanno neanche una curva…e non si godono la montagna. Dai diciamolo…Non sono capaci… Continue reading

Inizio di stagione sul verrucano di Rogno.

Reduce da un week-end passato nella valle del Sarca, vicino ad Arco di Trento, senza però ‒ e mi vergogno un po’ a dirlo ‒ aver scalato nulla; non vi nascondo che, sebbene abbia passato una bellissima domenica, sono rimasto con la voglia di arrampicare. Una specie di prurito mi saliva incrociando persone con la corda in spalla, o gettando lo sguardo sulle splendide placche di calcare grigie e gialle che sovrastano la vallata. Colgo quindi l’occasione per completare il racconto sull’uscita della scorsa domenica e pubblicare il mio primo post sul blog. Continue reading

Monte Sasna, ciliegina sulla torta di compleanno.

Se il giorno del mio compleanno cade nel primo week end di pieno innevamento e bel tempo di questo inverno, solo una cosa mi viene in mente. Passare due giorni sugli sci. I vantaggi sono indubbi, starsene alla larga da alcolici e brindisi protratti e godersi appieno la compagnia di amici e neve.

Così, dopo un sabato passato a sciare nel comprensorio di Gressoney e Champoluc domenica è la volta del Sasna.

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DOMENICA 20 gennaio 08

Ciao ragazzi, complimenti per il numeroso gruppo di giovani che domenica ha partecipato alla gita al Grem!!!

Io e Paola invece siamo stati al monte Bardan in val Spluga. Che dire, gita indimenticabile…. unico neo, ho dimenticato a casa la macchina fotografica, quindi le uniche foto fatte sono state quelle del cellulare.

Ci sentiamo per settimana prossima, sperando di riuscire ad inserire nel primo pomeriggio di sabato la gita per domenica.

Buona settimana a tutti.