CAMBIA LINGUA

42 km di complimenti.

Per oltre un anno ho visto il mio amico Marco allenarsi. In giro per il paese, in ogni condizione meteo, con tanta perseveranza, metodo e impegno.
Egoisticamente, ho dovuto spesso rinunciare alla sua compagnia sulle vie di roccia, alla sua bravura e capacità e al confortante pensiero che “se non passo” tanto c’è lui.
Quest’anno il suo obiettivo dichiarato infatti era la maratona, dopo anni che ne parlava. Una disciplina che non ammette mezze misure. O ci si butta al 100%, o si lascia perdere. Tra tutte ha scelto forse la più difficile, quella di Venezia…suggestiva ma piena di saliscendi taglia-gambe nel finale.
Ecco, ancora una volta è stato da esempio, dimostrando che ogni tanto, si può avere la forza e la voglia di tirare fuori qualche sogno dal cassetto e provare a realizzarlo. Con semplicità e leggerezza, guidati dalla motivazione, più che dal voler apparire.
Poi scopro che oltre a lui, la maratona di Venezia è stata corsa da altri 3 Soci/Amici del GAP Monica, Felice e Luca.
Conoscendoli non sono tipi da clamori e non amano stare troppo sotto i riflettori; spero non se la prenderanno per essere stati sbattuti sul blog.
Comunque reagiate ragazzi, complimenti…42 km di corsa, 42 km di esempio per tutti.
Bravi.
Nando

Dolomiti di Brenta-Sentiero delle Bocchette Centrali

In un caldo week-end di settembre, abbiamo realizzato questa classicissima ferrata nelle dolomiti di Brenta. Forse la più famosa e spettacolare. Ecco un breve resoconto per completare la relazione delle gite effettuate dal Gruppo nell’Estate 2014. Penso che a molti dei partecipanti farà piacere rivedersi in azione, sappiamo che per un motivo o per l’altro si scatta sempre molto e si condividono poco le foto. Scusate se ho esagerato, ma meritavano e non ho saputo scegliere. I due giorni sono stati piacevoli, la compagnia era come al solito affiatata e l’ambiente del rifugio Pedrotti accogliente. Come sempre ognuno ha trovato la propria personale “lettura” della gita…io mi sono goduto il ricordo del giro fatto oltre 10 anni fa e sono stato con il naso all’insù a cercare la normale del Campanile basso, insieme ai miei giovani soci di arrampicata. Mi sono calato nella atmosfera delle crode dolomitiche, nei paesaggi surreali di guglie e pareti…che tanto sono ci mancate quest’anno. In tutto questo sognare linee, passaggi e vette…mi sono distratto a tal punto da lasciare in giro il casco, probabilmente all’ultimo rifugio.
Termina l’era del “casco Giallo della Grivel”.
Guardiamo avanti.
Nando

Via Gandin (V+/IV+, A0), Via Lecco (IV, IV+) Magnaghi Centrale, Settentrionale – Grigna

L’autunno ormai è un dato di fatto,le foglie si colorano,l’aria inizia ad essere sempre più frizzantina, e ci si sveglia con lo stesso buio con il quale ci siamo coricati,questa è la cornice con la quale domenica 19 ottobre ci avviciniamo al compimento di queste due vie.
Ritrovo ore 6.30 procurato dal caro Elia che non sta più nella pelle all’idea di tastare della roccia,così dopo la solita allegria che contraddistingue i nostri avvicinamenti in macchina ;si perché quelli veri parlano della via noi invece….. ok,beh diciamo che i nostri discorsi sono meno tecnici…; e dopo qualche problema motoristico della seppure teutonica Opel di Alessandro,i quali provocano alcuni segni di irrequietezza negli altri automobilisti(tornanti in prima a 20 km/h),siamo ai Piani Resinelli.
Dopo una bella camminata di avvicinamento,che ci fà sudare,siamo all’attacco della via dove ci prepariamo e formiamo le cordate,l’esperto e nostro mentore Nando con Alessandro,e alla seconda prova come cordata autonoma io ed Elia.
La prima via è la Gandin che si compone di cinque tiri di corda,e poi dopo una breve discesa verso l’attacco faremo la via Lecco di tre tiri che ci porterà verso la cima del torrione Magnaghi centrale.
L’arrampicata procede bene sui due primi tiri, ci dà pero’ qualche difficoltà sul tiro chiave di v° grado+,dove sia io che il primo di cordata Elia, constatiamo una buona difficoltà a superare il tettino a strapiombo in uscita,ma con l’ausilio di qualche parola irripetibile e soprattutto della possibilità di azzerare un passaggio tirando un chiodo,arriviamo alla sosta successiva stanchi e un po’ irrequieti.
Qui ho modo di  constatare quanto l’arrampicata e l’alpinismo si compongano di una componente, oltre che fisica,mentale la quale permette di superare difficoltà e portare a termine grandi o piccole sfide.
Finiamo gli ultimi due tiri e scendiamo verso la via Lecco,ormai pero’ la paura serpeggia in noi,il tiro sopra le nostre aspettative ha rotto un po’ i nostri equilibri mentali e dopo qualche esitazione e grazie all’esperto e previdente Nando,che ci fa da traino,facciamo gli ultimi tre tiri della via Lecco e arriviamo finalmente sulla cima del torrione centrale.Qui la gioia è molta!!finalmente rilassiamo i nervi e la tensione si dissipa in risate,strette di mano e foto di rito.

Castagnata e solidarietà..

Con un po’ di ritardo posto due qualche foto della Castagnata del 12 ottobre.
Il meteo incerto ha un po’ ridimensionato la prima parte della giornata, quella dedicata al “pranzo” nel parco, che si è trasformata in un ritrovo per pochi aficionados…mentre per la seconda parte, le castagne e la tombola abbiamo registrato una bella affluenza di persone.
Complessivamente è stata una bella giornata di festa e relax, con un occhio sempre rivolto ai nostri progetti di solidarietà in Ciad, con il supporto all’associazione “amici di Goundì” che sosteniamo da ormai diversi anni.
La Castagnata, è un momento fondamentale nella vita del nostro Gruppo..ci si trova attorno ad un tavolo e si tessono legami, progetti, idee. Si commenta la stagione estiva e si pensa a quella invernale..si discute …si scherza. Per qualcuno dei “senatori”, Soci e Consiglieri è anche una giornata di intenso lavoro.
E’ l’occasione per riunire le diverse anime del GAP, le famiglie, i giovani, scialpinisti, fondisti, escursionisti, arrampicatori, mamme, papà, nonne, zie, cugini e nipoti. L’importanza della manifestazione è sottolineata dalla presenza dei Soci meno attivi, ma che puntualmente ogni anno vi prendono parte. A impreziosire la giornata la visita del Sindaco Davide e di alcuni Assessori della Giunta, a cui va il nostro ringraziamento per la partecipazione.
Negli ultimi anni abbiamo registriamo anche un aumento della presenza anche tra i non soci, la formula amichevole e informale piace anche al di fuori del GAP.
Una castagnata è forse poca cosa però, come tante altre attività associative “no profit” concorre a creare e mantenere il senso di Comunità sul territorio di Scanzorosciate.
Grazie a tutti per aver partecipato!
Nando

Via Amazzonia (IV+, V+) – Piccolo Dain, Parete del Limarò

Questo periodo dell’anno è perfetto per godersi l’arrampicata ad Arco.
Giornate serene, quella tipica atmosfera rilassata e profumata di uva di inizio autunno. Il sole caldo e l’aria fresca. Le vie in montagna che incominciano ad essere al limite della praticabilità, la voglia di scalare senza soffrire troppo gli avvicinamenti. Un mix di ingredienti che rendono irresistibile la valle del Sarca.
Optiamo per questa via che avevo adocchiato a luglio. La giornata è mite, partiamo prestissimo e alle 8.30 siamo all’attacco.
Siamo in tre e l’accordo è che io ed Elia ci saremmo suddivisi i tiri, 5 a testa, da capicordata. Alessandro ci avrebbe seguito con la consueta tranquillità che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare.
Elia ci prende gusto e praticamente tira tutta la via, riservandomi solo il tiro più duro (5c).Da vero gentleman, lo lascia a me, rispettando gli accordi presi alla base.
In realtà ne facevo anche a meno, dato che la sera prima ho tirato tardi e ho dormito poche ore.
Comunqe, la roccia è buona e la via divertente. Solo in uscita bisogna prestare attenzione a non smuovere sassi, se sotto ci sono altre cordate. Ottimamente chiodata a spit, questa via è consigliabile a tutti. Dalle cordate alle prime esperienze, data la chiodatura ascellare, agli esperti in cerca di relax e divertimento.
Come di consueto terminiamo la giornata con un giro ad arco…dove mi rimane attaccato alle dita..un casco nuovo di zecca, dopo aver strisciato il bancomat..naturalmente.
La stagione sta volgendo al termine, ma speriamo di toglierci altre soddisfazioni.
Nando

Torre Maria al lago Rotondo

Nell’ultima gita estiva del gruppo vogliamo rendere un omaggio ad un amico del GAP: su invito di Benigno vorremmo raggiungere la vetta della Torre Maria (già Torre del Lago), al lago Rotondo, al cospetto del Pizzo di Trona. Qui nel 1994, vent’anni fa, don Roberto Pennati con i ragazzi della comunità dell’Agro lasciava una piccola e discreta statua della Madonna.

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