CAMBIA LINGUA

Rogno, Via le mà dal Kul (5c)

Questa via è sempre stata divertente ma non banale, con un bel traverso estetico e suggestivo. Non troppo duro. Decido di affrontarla con Elia, in un bel sabato di settembre. Ma non tutte le ciambelle escono col buco e incappiamo nella classica giornata no. Subito in partenza sono titubante e dubito…piazzo addirittura un friend. Poi tiro azzero, vado, mi blocco indeciso come non mai. Oh, non si va su. O meglio si va su a gran fatica spinto più dall’orgoglio di averla già fatta diverse volte.

Elia mi da una mano e tira anche lui da primo…ma anche da secondo sono proprio inchiodato.

Va beh alla fine la chiudiamo. Ma lo stile…eh lo stile.

Lo stile la prossima volta.

Nando

Rogno

Spigolino e traverso suggestivo

Elia si “staglia” nel blu

Sconclusionati, a fine via.

Silvia Vidal a Scanzorosciate-Sabato 9 Novembre 2013

Con grande piacere il Gruppo Alpinistico Presolana vi informa che quest’anno ospiterà la fortissima scalatrice catalana SILVIA VIDAL, nell’ambito della rassegna dei Film di Montagna.

Silvia si aggiunge agli altri grandi alpinisti che il GAP ospita ogni anno a partire dal 2000.

AUDITORIUM PIA FONDAZIONE PICCINELLI
INGRESSO VIA GUINIZZELLI
SCANZOROSCIATE

SABATO 09 NOVEMBRE 2013

ORE 20.45

Silvia in azione…non mancate!

Castagnata 2013

Clima tipicamente autunnale, ieri alla Castagnata. Niente pranzo, come gli altri anni, ma solo castagne, torte e un buon bicchiere di vino rosso nella migliore tradizione. Per i più affamati anche del pà e strinù come genere di conforto. Nonostante la pioggerellina fastidiosa, che a tratti ha condizionato la giornata, l’affluenza di pubblico non è mancata, tante famiglie e bambini e i consueti frequentatori della mondanità orobica. Si insomma, un bel pomeriggio per chiacchierare in compagnia degli amici con un buon bicchiere in mano. 
Grazie a tutti della presenza, anche quest’anno il ricavato andrà a supporto dei nostri progetti di solidarietà in CIAD.
Nando

Arco di Trento-Placche Zebrate, Via Claudia (5c, 5b obb.)

Finalmente trovo il tempo per fermarmi. Questa giornata uggiosa non mi lascia altra alternativa che scrivere sul blog. Del resto, la spesa è già fatta e la cena pronta. Ho tempo di metter giù due righe, le prime che raccontano un po’ della stagione estiva appena conclusa. Stagione che devo ancora focalizzare, che ancora non ho capito bene. Cioè, se è andata bene o male, intendo. Si vedrà…
Due settimane fa sono ritornato dopo 5 anni alle Placche Zebrate con Elia. Le Placche Zebrate, era il mio personale “Eldorado”, vie lunghe, chiodatura buona, ambiente controllato. Le ho ritrovate un po’ logorate, usurate per meglio dire. Del resto la via Claudia è una super classicissima del posto, molto ripetuta. 
Le difficoltà contenute, perlomeno dei tiri non chiave, la rendono perfetta per irrobustire la testa di chi si approccia da poco ad andare da primo, a guidare la cordata. Un ottima occasione per testare “la crapa” del mio giovane socio. 
Parto io sulla placca untissima del primo tiro. Ho portato le scarpette risuolate di fresco mai messe e provate. Bella cazzata. La gomma è troppo perfetta, pulita, lucida. Non ha il consueto grip, avrei dovuto dare una passata con la carta vetrata. Va beh pazienza. Il tiro si complica non poco, ma passo. Sembrava di scalare con le scarpe di cuoio della festa, quelle della laurea. Il tiro dopo parte Elia, un po’ preoccupato, ma deciso. Sbobiniamo i tiri di corda con buon ritmo. Andiamo bene.
Salendo noto un effetto curioso, la mente sembra più proiettata a ricordare i passaggi, i tiri, le difficoltà, invece di leggere poco a poco la via, la roccia. Mi trovo un po’ disorientato, sperso su queste placche che si susseguono, abituato come sono a cercare diedri, camini e fessure. Forse il mio stile di arrampicata è cambiato, forse mi sono trasformato definitamente in un rocciatore classico. O forse sono solo poco allenato.
Interessante vedere, come la stessa via puoi viverla in modo diverso, a distanza di anni.  
Realizzo che in fondo arrampicare è un po’ dialogare con noi stessi. 
Stessa via, percezioni diverse, in funzione di come siamo. 
Di come stiamo. 
Nando
Elia “da primo”

Sul traverso di 4c
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