Quello che fai a Capodanno, fai tutto l’anno..
Iniziai il 2015 con la testa nella montagna, definire obiettivi, traguardi, allenamenti, punti di riferimento e stimoli per incanalare le energie nella direzione voluta: scalare e godere la montagna con consapevolezza e maturità.
E’ stato, appunto, un anno in cui ho dedicato molto alla montagna, riuscendo ad ottenere soddisfazioni, che arrivano non sono dalle vette raggiunte ma anche da legami con compagni di cordata e non che nascono, crescono e si rafforzano.
In tutto questo andare a scalare c’è una grossa componente mentale che ti permette di alzarti alle sei del sabato mattina per andare a faticare, rinunciare a bagordi e serate mondane, sentirti a tuo agio quando l’ultimo rinvio è sotto di qualche metro, provare serenità all’uscita delle difficoltà ed intravedere la via di casa. Mi sono chiesto il perchè scalo e come sia possibile riuscire ad incanalare così tanta energia e passione per questa cosa che non porta a premi o vittorie ma piuttosto al raggiungimento di uno stato d’animo; un perchè lo si può trovare nelle parole di Alessandro Lamberti (Jollypower).