CAMBIA LINGUA

La neve non c’è: Barbarossa

Una classica dicono gli scialpinisti veterani…Alla fine sono tutte classiche. Un elemento che non dovrebbe essere classico è la mancanza di neve. Purtroppo la situazione dalle nostre parti stà precipitando in una vera e propria crisi di neve. Già alla partenza i dubbi affiorano e la meta è un dilemma eterno. Così si parte con quella sensazione di sconforto e di amaro in bocca che di certo non aiuta. Guardando da lontano, la Presolana non sembra per niente ricca e così optiamo per il Barbarossa, una gita già fatta l’anno scorso di cui ricordo solo erba e sassi. Partendo da Teveno la situazione non è poi così tragica, uno strato di puro ghiaccio ci consente di partire con gli sci ai piedi. Superata la parte del bosco il sole,accompagnato da un cielo limpido, inizia a riscaldare la giornata. Più si sale, più la neve sembra buona e con la vista di una panorama altrettanto soddisfacente arriviamo quindi alla seconda baita. Da qui proseguiamo per lasciare gli sci al colletto, continuando a piedi verso la cima (2128 mslm). Due foto e poi ritorniamo agli sci. Il sole e la neve ci accompagnano per un po’ , permettendoci di fare qualche curva. Più in basso, nel canale a fianco della parete rocciosa, prendono posto ghiaccio e ombra. La neve slavinata e ghiacciata ostacola i principianti, mentre i master sorpassano con classe. Passato il fatidico canale, incrociamo la mulattiera e proseguiamo sulla stessa, dove siamo intralciati da cemento, ghiaccio e sterpaglie. Nel tratto finale, superati due torrenti (con gli sci) perfino l’ottimismo di Gianni è alterato, tanto da fargli esclamare “Che l’è mia ta’ bèla!”. Per fortuna il campetto ghiacciato è teatro di evoluzioni e acrobazie che poco hanno da invidiare ai “freeskier” (a parte gli sci forse, ma sarebbero troppo pesanti in salita). In conclusione la gita non delude, grazie alle condizioni meteo perfette e ovviamente, alla compagnia: Maurizio, Gianny , papà, miki e io.
Lorenzo

                   

                                          Guardando il versante vilminorese del Sasna.

                                                            Categoria master in vetta.

Inuit orobici.

Annusano l’aria fredda invernale, fiutano la presenza della neve. E partono armati di sci pelli e scarponi. Troveranno sulle loro piste gli orsi bianchi? In val di scalve è pieno. Tra acciacchi di inizo stagione e condizioni non proprio al top, si è aperta la stagione della caccia alla powder.

Buon inverno a tutti.

Nando

The Orobian Queen

Inuit nei pressi di cimabianca.

La migliore ricompensa.

Sabato scorso, di gran corsa mi recavo in sede per preparare tutto il necessario per l’Apeski. Vedo tre ragazzetti che si avvicinano, uno di loro mi saluta.

“Ciao Nando, allora quando organizzate qualcosa?”

Era uno dei ragazzi portati questa primavera ad arrampicare. A camminare, a dormire in rifugio.
Già più alto, più spallato, meno bambino, più adolescente.

Gli spiego che ci stiamo organizzando e che presto avremo un nuovo programma di attività.
“Bello, bene! Interessante!”

Mi risaluta e se ne va con gli altri due.

Riprendo la strada verso la Sede, l’Apeski, le altre cose.

E una bella sensazione di soddisfazione mi pervade.

Nando

Pranzo Sociale, al manca mai nisù.

Come ogni anno, si è svolto il Pranzo Sociale. Un momento di condivisione con gran parte del “popolo del GAP”. Aficionados, famiglie e simpatizzanti. Perchè con le gambe sotto il tavolo non si tira mai indietro nessuno.

Finalmente ho assaporato i cibi etnici che più preferisco, polenta, casoncelli, brasato.

Particolarmente significativo il momento in cui Gigi, legge i ringraziamenti di Padre Gherardi, per quel poco che facciamo a sostegno dell’Associazione Amici di Goundì, in Ciad. E sarà che sto invecchiando, ma il momento è stato davvero toccante e ha messo a dura prova il mio consueto cinismo da “il Crudele”, come qualcuno degli under 18 mi ha soprannominato.

Eccovi qualche immagine.

Ciao

Gigi e il grande Angelo leggono la lettera

W gli alpinisti, che praticamente saremmo noi

APESKI. Grazie.

Ciao a tutti,
                 avete risposto all’appello e abbiamo riempito la Sede di giovani, famigliuole, Sciatori e frequentatori di happening incalliti. Tutti animati dallo stesso scopo, aperitivo in compagnia e contribuire alla raccolta fondi per i progetti di solidarietà in Ciad. Che dire, grazie a tutti per la partecipazione! Grazie a Willy e Alice per la musica e la videoinstallazione trendy. Obiettivo raggiunto! E ora sotto con gli sci!

Nando

Fine serata, l’Apeski è quasi terminato e gli organizzatori finalmente si rilassano.

APESKI 2012. Coming soon.

Le rigide temperature di questi giorni e le nevicate di settimana scorsa annunciano l’arrivo dell’inverno e della Stagione Sciistica.
Naturalmente a voi, popolo dell’APESKI, non ve ne frega nulla. Perchè, lo sappiamo benissimo, che la domenica mattina vi girate sotto le coperte e sciate se va bene una volta l’anno. 
Però certamente non mancherete l’appuntamento più trendy di dicembre. Musica, Videoinstallazioni di AliTeb, la Designer più trendy e innovativa della bergamasca tutte per per voi, la crema dei fintoni da bar, che avete vinto le olimpiadi o vi sparate migliai di km di dislivello di scialpinismo, o la marcialonga di sci di fondo, ma solo per impressionare la tipella che avete conosciuto con in mano un bicchiere di vino. 
Ci piacete lo stesso, perchè grazie alla vostra partecipazione contibuirete a sostenere i nostri progetti di Solidarietà in Africa. 
Quindi non fate i braccini e partecipate numerosi, vi aspettiamo!
:-)

Nevi autunnali

Partenza prestissimo, molto sonno, poco allenamento. Saliamo sul Defender del Mattia che appena svegli decide di pompare “heavy metal” pesante. Sembra di essere centrifugati in un lavatrice. Matteo dietro è messo cmq peggio, l’anzianità a volte gioca a mio favore. Direzione Tonale. Dopo la colazione è il caffè va meglio. Sono quasi sveglio. 
Mettiamo gli sci e partiamo verso la pista paradiso, che vista da sotto con zero dislivello nelle gambe è una bella sfida. Obiettivo cima Presena. 
Salendo ritrovo piano piano il ritmo tipico dello scialp. La neve non è facile dura e gelata, forse ci ha piovuto sopra e gli sci scappano indietro ogni tanto. 
Il rito si ripete come sempre, più guadagno quota e più mi libero la testa da questi mesi super impegnati, fatti di lavoro, progetti, pensieri. Più salgo e più ritrovo semplicità, mi libero della vita cittadina e trovo l’essenza delle cose. Muoversi, respirare, gustare l’aria fredda nel naso, sentire le gambe impegnate, godersi  una tazza di tè caldo e la vista delle montagne. 
Ancora una volta la montagna mi riporta con i piedi per terra, o forse nel mondo dei sogni, liberandomi di tutto ciò che è superfluo.
E con le gambe pesanti, ma la mente leggera scivolo verso l’auto e verso casa, in questa prima uscita stagionale. 
Matteo Verso la Cima

In vetta belli come il sole

Il ghiacciaio dell’Adamello
Mattia il nostro motivatore mistico

Buon compleanno. Blog.

Forse non è una data che entrerà nella storia, ma vale la pena segnalarla. Oggi il blog compie 5 anni!

“Mi scuso se l’apparenza del blog non è delle migliori, ma chi fosse arrivato fin qui significa che è animato da aspirazioni e sogni da condividere e certo non sottilizzerà sulla scelta dei colori.
Quello che nasce qui, questa sera, è un diario che raccolga quanto fatto e un calendario per proposte, comunicazioni e quant’altro”

Con questo messaggio Luca apriva il blog del GAP. 

Con quasi 35.000 contatti complessivi è diventato una presenza costante e importante nelle attività del Gap, crescendo piano piano nel tempo. Per molti è diventata un abitudine connettersi il lunedì mattina 
per vedere se qualcuno ha postato qualche nuova gita o attività.
Ed e’ sempre un piacere vedere un nuovo post da poter leggere e commentare.  
Un grazie a tutti quelli che in questi hanni lo hanno reso “vivo” raccontando le proprie avventure o le proprie riflessioni, contribuendo a condividere la passione per la montagna attraverso molteplici punti di vista. 
Ci aspettiamo ancora di leggere i vostri report, ironici, precisi, sognatori o romantici per continuare a condividere aspirazioni e sogni, per poi raccontarli. 
A presto, Nando

Colore necessario…

Queste settimane autunnali sembrano sempre più pesanti, con un “grigio urbano” che non ti lascia neppure nel weekend, inseguiti dal lavoro e dagli impegni che ti portano a sognare l’estate, la roccia e le  montagne…
Allora non possiamo lasciarci scappare il sabato di sole, per salire sui pendii assolati del Corzene e affacciarsi sulla Presolana,  con lo sguardo verso le sue creste, in attesa della neve…