“Quando guardiamo una montagna che ci è familiare certi istanti sono irripetibili. Basta una luce particolare, una data temperatura, il vento, la stagione. Potremmo vivere sette vite e non rivedere mai più la montagna come la stiamo vedendo in quel momento; il suo volto è specifico come uno sguardo fugace scambiato intorno al tavolo di colazione. Una montagna occupa sempre il medesimo posto e la si può quasi considerare immortale, ma chi la conosce bene sa che non si ripete mai”.
John Berger
…non so perchè, ma leggendo queste parole mi è venuto in mente il grande Riccardo Cassin, chissa quante volte, nella sua lunga vita, avrà guardato la Grigna scovando sempre, una luce, un angolo una suggestione particolare. Incontrato nel 1997, di fronte al mio evidente imbarazzo e senso di inadeguatezza, mi riprese con fare deciso dicendomi “Siamo tutti Alpinisti, perchè quello che ci accomuna è la passione per la montagna” ..credo che questa frase dia il senso più di mille parole dell’uomo, oltre dell’atleta, che è stato.