Man mano che passano gli anni la prima meta della stagione è sempre più lontana e sempre più posticipata, la “classica dei campelli” dell’8 dicembre ormai è solo un miraggio. Così, aggregandomi al gruppo Mario, Matteo, Gianluigi e Antonio ci muoviamo verso il passo del Tonale.
Tra un porta-sci aperto e qualche sorpasso raggiungiamo in poco tempo le piste, ma che desolazione, Temù e Ponte di Legno sono ancora dei prati in fiore; fortunatamente alzandoci di quota incontriamo la nostra amata materia prima.
La meta prestabilita è la “Sgualdrina” e notiamo che non siamo gli unici ad averla scelta; decine di sci alpinisti ci accompagnano lungo il percorso, che richiede non poca fatica dato, il ripido sviluppo, il clima freddo e il vento costante.
La salita è completamente avvolta in un ambiente quasi “incontaminato” ma a meta praticamente raggiunta si ripiomba nella montagna antropizzata degli impianti di risalita e penso, “tutta questa fatica, e poi potevo arrivarci con gli impianti?”però subito dopo mi ricredo perché la soddisfazione per essersi sudati la discesa è grande.
Come prima gita non c’è male (anzi), ma ci auguriamo che la stagione decolli presto!