CAMBIA LINGUA

Monte Sasna, ciliegina sulla torta di compleanno.

Se il giorno del mio compleanno cade nel primo week end di pieno innevamento e bel tempo di questo inverno, solo una cosa mi viene in mente. Passare due giorni sugli sci. I vantaggi sono indubbi, starsene alla larga da alcolici e brindisi protratti e godersi appieno la compagnia di amici e neve.

Così, dopo un sabato passato a sciare nel comprensorio di Gressoney e Champoluc domenica è la volta del Sasna.

Gianlu a Gressoney

Gianlu a Gressoney

Il Sasna non è un gitone da millemila metri di dislivello, ma da soddisfazione. La sua posizione un pò appartata e la sua lunga cresta lo rendono un bel percorso arioso e panoramico, lontano dal casino. Una cavalcata lungo lo spartiacque tra Valseriana e Val di Scalve che offre una vista stupenda: Presolana, Pizzo Camino, Treconfini, Recastello, Coca, Redorta, Diavolo e Diavolino…Vigna Soliva sopra gli impianti di Lizzola.

Le lunghe creste che portano alla cima del Sasna

Le lunghe creste che portano alla cima del Sasna

La compagnia è composta da un quartetto interessante: Fabio, Elio, Ravi e il sottoscritto. Come al solito gli assi che scivolano alternati e cadenzati rappresentano un mantra, quasi un esercizio spirituale per sciogliere le tensioni settimanali. Elio parte forte, complice la voglia di testare i suoi nuovissimi sci “race”, che pesano su per giù la metà dei miei. Lo sfottò nel confronto del ritmo veloce imposto dal neo “tutina” è scontato, così come la risposta tipicamente orobica. Risate.

Da sinistra Elio, Ravi (Claudio) e Fabio

Da sinistra Elio, Ravi (Claudio) e Fabio

Il ritmo comunque rende e superiamo un buon numero di scialpinisti. Dal passo della Manina però ci rilassiamo ammirando il panorama, gustandoci il silenzio e il sole che ci scalda la schiena, ma ci smolla un pò le gambe. Entro le due ore arriviamo tutti in vetta. Un sorso di tè, un biscotto offerto una stretta di mano e una pacca sulla spalla. I piccoli gesti della cima li conoscono tutti, ma ogni volta condividerli con gli amici è una gioia nuova.

Dalla cima, Ferrantino e Pizzo di Petto

Dalla cima, Ferrantino e Pizzo di Petto

Io e Fabio in vetta

Io e Fabio in vetta

Un ultimo sguardo al Tre Confini (prossima meta?) e all’abitato di Lizzola e poi giù nella polvere. Qui le gambe risentono della due giorni sciistica e dopo qualche curva si è costretti a rifiatare. Il canalino tecnico nel bosco offre l’ultimo brivido di giornata, prima del meritato panino e radler.

Recastello e Tre Confini

Recastello e Tre Confini

Ultimi pendii prima del bosco

Ultimi pendii prima del bosco

In fondo, basta poco per essere felici. Fare quello che piace con le persone che ci fanno stare bene.

Grazie a tutti per aver reso questo week end speciale.

Nando

Un commento a "Monte Sasna, ciliegina sulla torta di compleanno."

  1. Gianlu scrive:

    Ben detto Nando con giornate cosi belle non si può non essere felici.

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