Gita sociale in Val d’Aosta, al cospetto delle grandi montagne delle Alpi Occidentali, con partecipanti pochi, ma buoni… su una vetta che mi aveva sempre incuriosito, non fosse altro che per il nome!
Salita tranquilla al rifugio, con divagazione per arrivare all’ora della merenda (torte buone!!) e cena in allegria.

Al mattino, neppure troppo presto ci si incammina verso la montagna, niente neve, ma sentiero ben tracciato, abbandonando l’idea di salire la ferrata che si era studiata salendo al rifugio scelta fatta responsabilmente per non dividere il gruppo (e non ridiscendere per 300 metri di quota!!!).

La cresta che porta in vetta può essere considerata anche una divertente e elementare arrampicata, mai esposta, in base al percorso scelto.
P.S. la domenica successiva, cioè oggi, la voglia di arrampicare ci ha portato, causa coda già in salita in Valseriana, non molto lontano, cioè in Cornagiera: dalla foto di queste scarpette indovinate chi c’era con noi?
Finalmente le foto!
Ieri siamo passati dall'abbondanza fisica e materiale dei romani, che sembravano usciti da Cliff hanger di silvester stallone (con 1000 euro di attrezzatura e 0% di sale in zucca), al minimal-vintage dell'arrampicatore misterioso!Tecnica d'altri tempi, ma determinazione ed efficacia orobica! Chissà il romano cosa racconterà una volta tornato a casa…
p.s. schiena e gambe scottate !! :/
La coda in valle era per lo spettacolo di Paolini svolto sopra i prati di Clusone e a mio avviso meritava incamminarsi assieme ai villeggianti ;P
p.s: l'arrampicatore misterioso x me è Andrea perché da come viene descritto da Nando mi è balzato in mente lui.
mannaggia allo spettacolo di Paolini che ci siamo scordati…
… la risposta all'enigma non è corretta, riprovate! (comunque fuochino, fuochino…)