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Quattro passi in Dolomiti



Non poche le immagini di questa nostra vacanza in Dolomiti, ma come resistere alla tentazione di condividerle: troppe le emozioni che ti fanno provare queste montagne!!!

La prima sfida, motivo o scusa per fuggire una settimana in Valgardena, è stata affrontata in compagnia: 18.000 ciclisti sui quattro passi del Sella Ronda, con le strade libere dal traffico.
Qui in salita verso il passo Sella (il primo dei quattro passi da affrontare per noi), con il Sassolungo che fa da sfondo.

La soddisfazione di concludere il Sella Ronda Bike in condizioni più che discrete (insomma non siamo schiantati a metà percorso), è notevole: qui ormai prossimi all’ultimo passo, il Gardena.
Ma visto che avevamo con noi le bici, perchè non usarle per salirle all’Alpe di Siui, anche qui sulla strada libera dalle auto?

Fatica non banale, ripagata dai piatti preparati in modo unico alla Malga Gostner (mi raccomando segnatevi questo nome e non mancate di farvi visita se siete in zona).


D’accordo la bici ma Dolomiti=roccia: siamo in vacanza, quindi ordine tassativo: niente tribolazioni ma divertimento (nei limiti del possibile…). La scelta ricade su una salita che da tanto tempo puntavamo quando passavamo dalla conca del rifugio Firenze: lo spigolo ovest, via Gluck alla Torre Firenze, che in questa foto appare come il secondo spigolo, in pieno sole, con la baita Juac alla base (altro premio al ritorno dalla salita…)

Via di difficoltà moderate, terzo-quarto grado, non corta, con buona roccia, non troppo continua ma con passaggi anche ben esposti e l’assaggio per quest’anno della chiodatura dolomitica.
Come sempre sugli spigoli più si tiene il filo più l’arrampicata è di soddisfazione, anche se magari un poco aerea…
Sul libro di vetta lasciamo il segno del nostro passaggio, prima di raggiungere per la discesa il magnifico altipiano dello Stevia (personaggio illustre chi ha attaccato la via insieme a noi e che poi ci ha preceduto: a voi lascio la risoluzione dell’enigma…).

Prima di tornarsene a casa, visto le temperature in salita e l’assenza di vento andiamo su di un’altra classica della zona: lo spigolo nord del Pollice: “… lo spigolo più bello della Valgardena, comparabile alla Torre Delago al Vajolet…”.

Non possiamo smentire quello che recita la guida: roccia ottima su difficoltà classiche, espozione notevole, con un piede da una parte e uno dall’altra del filo per quasi tutta la salita!!!

D’altronde il mio pollice destro aveva un conto aperto tre anni fa con la roccia!!!

Un saluto e … buone salite a tutti!!!
Alla prossima
Chiara e Marco

3 Commenti a "Quattro passi in Dolomiti"

  1. Gianlu scrive:

    Bravi fatti non parole.

  2. Anonimo scrive:

    Grandi ragazzi!

    Due vie a testa, ma le vostre hanno un qualcosa in più!

    Appena riesco posto anche le mie!!!

    Ciao

  3. Anonimo scrive:

    Il personaggio misterioso è il Presidente di SALEWA!!!! potevate chiedrgli una fornitura di materiale da arrampicata a vita!!!

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