CAMBIA LINGUA

Aspettando la finanziaria, andiam per ………..monti.

Non c’è solo la crisi
economica  che non fa dormire sonni
tranquilli agli italiani; alle varie misure della finanziaria che
alleggeriranno le nostre tasche ma ci auguriamo possa salvare il Paese e l’
euro , aggiungiamo la mancanza di neve 
che sta lasciando al palo, sciatori, fondisti e sci-alpinisti.

Nonostante questo, confidando nel
cognome benaugurante del ns. Presidente del Consiglio ed in una giornata di bel
tempo,  andiamo  dunque e nonostante tutto  per …monti, quelli veri, e scegliamo di
raggiungere il Rifugio Tagliaferri , itinerario deciso alle 11 di sera dopo un
Concerto la Palacreberg.
Valentino raccoglie il guanto di
sfida, o la provocazione che dir si voglia, e alle 6,30 partiamo in direzione della
Val di Scalve. La giornata promette bene e dopo il tradizionale caffè al bar di
Castione , scolliniamo al Passo  e la
valle ci appare come sempre bellissima 
ma purtroppo arida di neve.
 Iniziamo a salire con passo  allegro 
e deciso e sino alla Baita alta di Venano  non c’è traccia di neve che inizia nell’ampio
pianoro  nel quale una ventina di camosci
pascolano tranquilli,  per nulla infastiditi
dal nostro passaggio.  Ai “Solega”  il manto nevoso si fa più consistente  ma il fondo gelato consente una camminata
spedita; solamente in alcuni tratti di neve trasportata  sprofondiamo sino al ginocchio.
E dopo 4 ore di immane fatica e
sforzi sovrumani ( un po’ di enfasi non guasta)  raggiungiamo il Rifugio splendidamente
silenzioso e immerso nella neve;  non c’è
nessuno  ed anche noi mangiamo un panino
quasi in religioso silenzio  per non
alterare  questo delicato equilibrio.
 Decidiamo di scendere  subito dopo 
e gratificati da un paesaggio stupendo le nostra menti  si lasciamo andare a liberi pensieri  e divagazioni sul mondo , divertendoci
tagliare i tornanti del sentiero saltando 
nella neve fresca.
Nel bosco, vicino alla carbonera,
incontriamo due ragazzi  che, mentre
cercavano  vie di ghiaccio,  si sono imbattuti in un maestoso palco di
cervo e subito ci siamo interrogati; 
vittima di bracconiere  o
scivolato sulle rocce? Secondo Valentino , memore delle sue passate esperienze
professionali, l’animale è stato ucciso e sezionato sul posto .  Il dibattito è aperto .
Al termine della gita una
freschissima radler  ad innaffiare le
nostre gole riarse.
Morale della….gita: a volte basta
poco per essere felici.  E se per
arrivare alla pensione dovremo lavorare ancora qualche anno l’importante che la
passione non venga mai meno.
Buon cammino a tutti da Gigi e Valentino
8 dicembre 2011
Prime nevi invernali
Valentino al sole

Un commento a "Aspettando la finanziaria, andiam per ………..monti."

  1. Marco scrive:

    Complimenti a Gigi e a Valentino per l'escursione: in questo periodo non sempre c'è la voglia di compiere lunghe camminate…

    PS Forse il palco di cervo ritrovato è quello caduto "naturalmente" ogni anno.

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