CAMBIA LINGUA

Ciao a tutti!!!
Rilancio l’invito di Nando per aiutarci a gestire la palestra d’arrampicata che installeremo durante la “Festa dello Sport”.
Per la gestione bastano 2 persone ogni sera cosi da poter sfruttare contemporaneamente le 2 vie, e una terza persona (qualora ci fosse) per allacciare gli imbraghi.
Non serve nessuna capacità tecnica, basta saper usare il Gri-Gri….. (Fornito da noi)
Dai, più siamo e meglio è, così una volta tanto capiscono che il GAP non è il gruppo addetto alla vendita dei gelati ma un gruppo di giovani a cui piace frequentare la montagna sotto tutti i suoi aspetti. Fate girare la voce a tutti anche ai non tesserati (so che Nando li conosce tutti!).

PS: Per noi potrà rappresentare un punto d’incontro per progammare qualche bella gita insieme!

Per chi volesse, martedì sera ci troviamo in sede per definire gli ultimi dettagli per i preparativi, potremmo già stilare una sorta di calendario per le presenze.

Infine vi informo che venerdì serà in occasione della prima serata della fasta ci sarà la cena sociale GAP!! Per l’iscrizione basta presentarsi!! Buon appetito a tutti!!!

Aiutino per struttura arrampicata

Ciao a tutti, quest’anno alla festa dello sport il GAP installerà una paretina di arrampicata per far arrampicare i bambini di scanzo…dal momento che la festa dura 1o giorni avremmo bisogno di qualcuno che ci dia una mano a tenere aperta la struttura…chi si offre volontario?
Al momento siamo disponibili io, Marco Moro, il Presidente…aggiungo io d’ufficio Willy e Carlo (cosi mangiamo anche una pizza insieme!!!) e ….chi altri? Più siamo e meno saremo impegnati….
magari ci troviamo in precedenza in sede per gestire al meglio i turni….
grazie a tutti per l’eventuale collaborazione…

non fate gli gnorri!!!

ciao Nando.

Arco di Trento-Parete Zebrata

Ciao a tutti!!
Ieri con un tempo un po’ incerto e uggioso Io e il Carlo siamo partiti alla volta di Arco di Trento, nella mitica valle del Sarca…partenza ore 6.15 da Bergamo (Carlo stranamente puntuale) viaggio in macchina con psicoterapia e alle8.45 eravamo al baretto sotto la parete a bere il caffè!!parete abbastanza bagnata, ma siccome la massa fa la forza…vedendo il gran numero di arrampicatori agghindati e tintinnanti..partiamo anche noi…..date le nostre facolta mentali fortemente “primitive” abbiamo attaccato la via “Similaun”…valutata 6a in libera/5c obbligatorio…
via bella e divertente, il cui unico problema è che piovevano persone…dalla cima del M. Brento infatti una caterva di paracadutisti si lanciavano per aprire i paracadute a 300 m da terra…veramente dei pazzi….
Come al solito in posti rinomati come questi non mancano i “fenomeni da circo”, come gli arrampicatori da catalogo del longoni, griffatissimi e impeccabili che passeggiavano in centro ad arco o i due tedeschi, visti all’uscita della via, che sono scesi lungo il sentiero con le scarpette a piedi (30 min di cammino) e che ci hanno fatto sorgere una domanda…”ma sono partiti dalla macchina con le scarpette ai piedi?”..senza parole
ecco qualche foto e video…ciao a tutti

p.s. per Sabrina la torta è buonissima grazie!!

DIMENTICAVO…..CARLO QUANDO FAI LA TESSERA?

un cartello per chi si dovesse perdere

la via e la parete zebrata, sovrastata dal M. Brento

primo tiro subito impegnativo

“Carlo il bello” in azione

uno dei matti..

placche compatte

uno scorcio della valle del sarca

Aderenza e uso dei piedi !!

i due caschi più brutti mai prodotti nella storia dell’alpinismo..

Il Carlo: splendida espressione di forza ed eleganza in questo passaggio

L’ultimo tiro e siamo fuori! non solo in senso alpinistico..

..e come al solito “belli come il sole” all’uscita della via

in parete

perplessità…

resoconto di giornata

4/05 Gran Zebrù

Memori della gita di due giorni prima e speranzosi di trovare le stasse condizioni meteo-nivologiche decidiamo di tornare ai Forni, questa volta si aggiungono anche mio papa ed il mitico Beppe (di Selvino).
Durante la salita al San Matteo ho potuto ammirare il Gran Zebrù in tutta la sua imponenza, quindi cos’altro fare se non tentarne la salita?!
Purtroppo la giornata non è stata delle migliori fin dal mattino. Un fitto muro di nubi saliva da S.Caterina verso di noi, giusto il tempo di arrivare al Pizzini ed il cielo sopra di noi era completamente grigio, dal rifugio però si riesce comunque a vedere il mitico “collo di bottiglia”; decidiamo dunque di continuare nella speranza che le nubi non si abbassino.
Giunti all’imbocco del canale via gli sci, qualcuno li conficca nella neve e qualcun’altro se li mette in spalla, calziamo i ramponi e da li su dritti per quasi due ore… Dopo aver effettuato tutta la salita nella nebbia, giunti in cima si apre uno spiraglio che ci permette di vedere l’immensa parete Nord che il giorno prima era stata domata dall’amico Valentino.
Per la discesa neve da urlo, nel senso che dopo poche curve su neve rotta e durissima non si poteva far altro che urlare per il mal di gambe. Uniche curve degne di esser chiamate tali, sui pendii in prossimità del Pizzini da dove però l’unica traiettoria possibile per evitare di racchettare fino al percheggio è un lungo ma lungo diagolnale in neve marcia.

E la stagione non finisce qui….

Prime nuvole all’alba


In salita al Collo di Bottiglia
Ultimissimi metri in cresta…. è quasi fatta!!La vertiginosa parete NordFoto di vetta: Antonio,Marco,Paola,Beppe
Chi non si è messo gli sci in spalla…. scende a piedi…

Video: Discesa dal Collo di Bottiglia

2/05 S.Matteo