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Catinaccio-Parete est, via Dimai

Ci sono giornate semplicemente perfette..così perfette da rimanere quasi senza parole per descriverle. Quella di sabato è stata una di queste. Ogni commento è in eccesso, superfluo, inutile. E’ da due giorni che mi porto dentro un senso di soddisfazione profonda, difficile da spiegare, mista alla consapevolezza di aver vissuto uno di quei momenti che ti rimarranno “appiccicati”, e che si ricorderanno sempre con il sorriso sulle labbra…e contemporanemanete già la voglia di essere di nuovo là, in dolomiti… da qualche parte a realizzare una esperienza nuova. Non abbiamo ripetuto una via “estrema”, né abbiamo aperto un itinerario nuovo, abbiamo semplicemente percorso una grande classica, la via Dimai, “relativamente semplice” e scarsamente frequentata, lontano dai luccicanti e tintinnanti rinvii “ultimo modello” delle poco distanti e affollate torri del vajolet, ma per 7 ore siamo stati immersi in un altra dimensione …quella di una grande parete dolomitica, con le sue incognite, il suo silenzio e il suo immenso fascino…aiutati da condizioni meteo perfette e da un buon affiatamento…quello che ti porta ad apprezzare le qualità degli altri, a riporre in loro la giusta fiducia, a sentirti più forte.

La sera precedente la vista della Parete est del Catinaccio dal rif. Vajolet qualche timore reverenziale lo isinuava, tant’è che abbiamo chiesto conforto al rifugista: il sapere che la via era stata ripetuta un paio di volte quest’anno ci ha rincuorato.
Prima di addormentarmi i pensieri “corrono” sulla parete e sulle fatiche del giorno seguente, ma poi riesco perfino a dormire 7 ore filate…in effetti in un letto caldo e in stanza con solo altre due persone è ben diverso rispetto al rifugio gouter dove ho dormito per terra in compagnia di altri 40 disperati!
Per il resto non c’è molto da aggiungere, partenza alle 7.00 , breve studio dell’itinerario dalla base e attacco alle 8.00…parte bassa della via praticamente priva di soste e seconda parte più continua ed atletica, con il temuto camino di 80 m della “cotoletta” che ha impegnato severamente tutti..poi dopo 40 min di roccette e creste, la vetta… con un panorama stupendo…una stretta di mano, la foto di rito e una grande soddisfazione…ma occorre ancora rimanere concentrati, la discesa su rocce delicate e 4 calate ci fanno “atterrare” sul sentiero, dopo un “viaggio” durato più di dieci ore…riponiamo il materiale negli zaini quando già ombre lunghe si distendono sulle torri del vajolet… ci gustiamo una radler e l’ultimo sole e poi in picchiata verso il rifugio a gustarci la cena e il meritato relax!

Grazie Alfio & Carlo!

Un po’ di foto..

La via Dimai aperta nel 1897!

Dopo una breve sgambata arriviamo al rif. Vajolet..la cena ci aspetta!

Le prime luci del mattino accarezzano la Est del Catinaccio

La parete dall’attacco della via è imponente

Carlo ed Alfio sul secondo tiro

La marmolada da un “insolita” angolatura

La via è logica: una serie di fessure e rampe che obliquano verso dx

Carlo da bravo “Prof.” studia l’itinerario

Rapidamente ci alziamo, giù in fondo il Vajolet

Ecco l’Alfio: tra poco gli cederò il comando della cordata

La parete è veramente enorme

Carlo sulle bellisime placche compatte

Alfio in azione si avvicina alla famosa “cotoletta”e al camino chiave

Fasi di arrampicata, ma il bello deve ancora venire!!

Eccoci nel camino!!Sbalzo termico e tecnico notevoli!

Alfio “si incastra” e io vigilo un po’ pensieroso: devo passare di lì?

Ultimo passaggio…

Siamo fuori!

Ravanando” per facili roccette, la stanchezza si fa sentire

Ecco la vetta!

Ci siamo…belli come il sole!!!

Iniziamo la discesa dopo 8 ore di viaggio:sono le 16 passate

E sul sentiero un’immagine da cartolina: le 3 torri del Vajolet..è fatta!

3 Commenti a "Catinaccio-Parete est, via Dimai"

  1. Annamery scrive:

    …accidenti… vorrei essere così brava anche io, per potermi permettere certi panorami e certe esperienze…

    ricordatevi sempre che molte persone non avranno mai la possibilità di vedere certe cose con i propri occhi: siete davvero bravi e fortunati!

    complimenti!!!

  2. Ada scrive:

    Spettacolo!
    Io e Luca a fine luglio siamo stati sul vicino Catinaccio d’Antermoia e abbiamo vissuto per una giornata con la stessa sensazione di trovarci in un’altro mondo…rimangono i ricordi di momenti di serenità.

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