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Un angolo di Norvegia sul Monte Pora..

Dopo l’apeski, apriamo la stagione con il M. Pora e siamo in 14. Classico, per iniziare va più che bene.
L’atmosfera e frizzante e il freddo pungente. Siamo tutti contenti della prima girata sugli sci. Prima cimetta sopra il rifugio Magnolini, poi scendiamo verso sud, tra pinete e pendii ancora immacolati in un cielo azzurrognolo, puntando il lago. Fa freddo, ma ha il sapore dell’inverno e ci piace. Con un po’ di fantasia ricorda quasi un fiordo, acqua solida sulle cime e acqua liquida a fondovalle. Ripelliamo e saliamo verso il Pora, qui l’atmosfera cambia, diventa caotica, impianti, gente.  Non è il nostro, ma ce lo facciamo andare bene. Un omino del soccorso piste ci “riprende” perchè siamo a bordo pista. Tu sei schiavo della tua patacca sulla giacca, noi liberi.
E’ la prima uscita e si vede, mancano gli automatismi, chi arriva in anticipo, chi si ferma, chi riparte velocemente per la paura di farsi vedere in discesa. La presolana è sempre lì ad osservarci, oggi decisamente austera. Le regine hanno giorni benevoli e altri seri…ma la stagione è appena cominciata.

Salendo sopra il Magnolini

Prime incerte curve polverose verso il lago..quasi un fiordo norvegese

Mika Mullulàh (alias prezzemolino)!!!

Sapore di inverno..

Eccoci qua belli senza sole…

2 Commenti a "Un angolo di Norvegia sul Monte Pora.."

  1. MTBiker scrive:

    Brào Nando! e bello il paragone con la Norvegia!

  2. Anonimo scrive:

    grazie! il paragone non è mio, ho solo riportato alcuni commenti che ho sentito mentre ululanti si scendeva lungo i pendii innevati..

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