Eh sì…aspettando il Mago, mi lascio convincere dal Carlo…
…del resto è un po’ che arrampico in palestra e complice un autunno a zonzo per il mediterraneo, non ho ancora voglia di freddo e neve…ma preferisco muovermi ancora con corde e scarpette….e poi sabato prox arriva Manolo…non possiamo fare brutte figure e dire che l’ultima via fatta risale a oltre due mesi fa!!!!!
…mi propone il Sigaro dones, la via Fasana (IV, V)….l’omonimia mi frega e convintissimo, che come impegno complessivo si tratti del ben più modesto “dito”, accetto l’invito. Cercando la relazione della via in internet, realizzo venerdi sera che si va in Grignetta con avvicinamento e tutto il resto e non si tratta di una semplice sfalesiata in ambiente. Ho i polpacci doloranti da una corsa di oltre un’ora sulle colline Scanzesi, ma ormai “alea iacta est” e per non farmi dare del bidonaro per tutto l’inverno, faccio finta di niente, mio malgrado.
Dopo 5 ore “abbondanti” di sonno e solo un paio di birrette del venerdì alle 6.30 sono già in macchina e puntuale arrivo al ritrovo…puntuale è (stranamente) anche il Carlo….pausa caffè e alle 8.45 attacchiamo il sentiero tra nebbie che risalgono i pendii e schiarite…è autunno pieno e si vede, l’atmosfera rilassata di questo periodo dell’anno ci regala una tranquillità piacevole…….salendo scopro un mio compaesano che abita addirittura nella mia stessa via….mai visto!!!! Mah..
..dopo un’ora in cui cammino come se avessi due caimani appesi ai polpacci finalmente arriviamo all’attacco…
Giornata splendida, è la classica estate di San Martino, in basso nuvole, nebbie e umidità padana…mentre noi siamo in un piacevolissimo e caldo sole…….in giro cmq abbastanza gente, per essere novembre inoltrato..
la salita è fattibile ma presenta un paio di passaggi ostici intorno al V, risolti dal Carlo, anche se non è in forma smagliante, in altre occasioni li avrebbe mangiati…io mi aggiro dignitosamente sul IV, ma a riprova di una vecchia convinzione secondo la quale la plastica serve alle dita, ma non alla testa, soffro un po’ le protezioni lunghe, specie nei passaggi chiave.
“Ehh però il sig Fasana ce ne aveva!” urlo al Carlo mentre mi recupera sul passaggio ostico e per nulla banale del 3 tiro…beh si non siamo allenatissimi, ma ci difendiamo dai… sopra va meglio e il sole bacia scarpette e roccia, il grip è fantastico e pensiamo solo ad arrampicare….oggi scaliamo e basta non abbiamo nessuno che ci mette fretta.
In vetta ci godiamo lo spettacolo del panorama e momenti di silenzi e tranquillità..abbiamo il tempo di fare le pettegole e farci una foto con i nostri caschetti gialli della grivel, prima di tuffarci in una doppia mozzafiato…
Troviamo un paio di cordate alle prime armi sulla ben più ostica Rizieri….decisamente una scelta non ottimale per fare “esperienza”…all’alba delle 12.30 sono solo al primo tiro..per noi di lì a mezz’ora birretta e trancio di pizza ai resinelli, dove abbiamo il sospetto di aver incontrato il figlio del grandissimo Riccardo Cassin…
pensa te che bella giornata…meno male che ti porto in giro Carlo!!! 
Sopra le nuvole, vale la pena alzarsi presto…
L’obiettivo di giornata, il Sigaro Dones
Nel canale verso l’attacco
Secondo tiro io e il Carlo
A che il Diedro Camino si scala girati!
Carlo sul terzo tiro, va che figo…
Caschi gialli crescono…
L’anima del rocciatore…
Ultima lunghezza…
Lo aspettavamo da tempo..cmq belli come il sole e facce da scemi con i caschetti gialli della Grivel!
Panorama verso Est
Nebbie come il mare….
Doppia vertiginosa prima di tornare a valle…grande giornata
Come è la calata?
