Eh sì, perchè se la stagione inizia con una buona prestazione, c’è da sperare per tutte le salite successive: un po’ di ottimismo in questo uggioso weekend non guasta.
Perchè la grandezza del nostro gruppo è anche questa: una volta capita a uno, una volta all’altro, chi deve essere un poco spronato una domenica, la volta successiva diventa l’amico di turno che ti toglie dal divano durante la digestione del pranzo della domenica…

L’ambiente è sempre inquietante, ma ora non solo per la severità dell’arrampicata, il buio, l’umido e le strane presenze, ma anche per gli eventi geologici che ne hanno sconvolto l’ingresso.
Un poco intimoriti, e con i debiti scongiuri, cerchiamo comunque di mettere a frutto l’uscita e qui il bravo Nando si dimostra in forma, sale la sua vietta senza battere ciglio e permette anche a me di annaspare senza troppa infamia sulla prima roccia della stagione. D’altronde allenamento e stile, come si può vedere dall’immagine qui sotto, sono diversi, ma si completano…
Naturalmente della compagnia ha fatto parte anche Chiara, che tanto adora l’ambiente della cava da abbandonare con entusiasmo il calduccio di casa, per superare pioggia, fango, rovi e frana, e quindi l’umida parete, dove per altro si è difesa a pieni voti.
Quindi su questo blog basta immagini di vette innevate, pendii immacolati che si stagliano contro il cielo blu? Siamo già arrivati al “cambio di stagione”?



Forse è ancora presto per dirlo…
Per oggi, come un anno fà (vi invito a verificarlo sul post di marzo 2010) prendiamo ancora spunto dall’immagine della nipotina che ieri dormiva beatamente: ” …a stà in del lech, te ne fe mia del lach!!!”
Ciao a tutti
Marco
nooooooooooooooooooo!!!!!!!!!
ma è ancora presto!!!!!!!!
è ancora il tempo delle pelli!!!!!!
P.s.: comunque bravi
Le stagioni che iniziano in cava sono ricche di soddisfazioni!!!
Ma anche io ho voglia di tirare ancora qualche curva sulla neve per finire la stagione!!
bravo Nando!!!