CAMBIA LINGUA

Assenza di neve. Astinenze alpine.

Sabato pomeriggio mi aggiro tra i vari negozi di montagna nel vano tentativo di colmare lo stato depressivo da assenza di neve. Tra i materiali tecnici le giacche gli zaini e le corde vedo aggirarsi fantasmi, che come me tentano di riempire la loro inutile esistenza in questa stagione atipica…troppo tardi per le pareti…troppo asciutto per qualche sacrosanta uscita con le pelli. Non trovando di meglio da fare vado al reparto arrampicata dove per la duemilionesima volta prendo in mano i friend della Black Diamon, li provo, ne saggio il peso, ne osservo i colori brillanti, il bilanciamento, il moviimento perfetto delle camme e la perfetta  calibrazione della molla. Mi immagino nel gesto di toglierli dall’imbrago per infilarli  nelle fessure e proteggermi, fino a quando l’occhio ricade per la duemilionesima volta sul prezzo e li riappendo. Così girovagando perso tra cartellini dei prezzi improponibili, la mente corre all’ultima arrampicata in parete”della stagione. Il report inizia a frullarmi in testa e tornato a casa lo “partorisco” quasi di botto.
Via Chiappa all’antimendale in una giornata che definirei atipica …in compagnia di un nuovo compagno di scalata Alessandro detto “il Pezza”, con il quale passo le mezz’ore al bar a parlare di montagna, ma senza mai tirare insieme granchè. Scalata organizzata in quattro e quatr’otto la sera prima proprio al solito bar.
Giornata atipica anche per l’incontro fortuito con un fortissimo dell’alpinismo orobico contemporaneo. Scalare a fianco di certi personaggi ti fa sentire uno vero, anche se sei il solito frequentatore del IV e V grado. La salita è stata lentissima e affollata a causa delle numerose cordate che stavano sopra di noi. Ma sia la presenza dell’Ivo Ferrari che del Pezza ha reso tutto estremamente divertente. Il Pezza già si conoscer,  am anche l’Ivo mi è sembrato simpatico, allegro, sempre una battuta di spirito e pronto alla chiacchiera in sosta. Vedendolo partire per il tiro si apprezza lo stile e la calma nel gestire passaggi ostici, cosa che a noi “popolo” spesso manca. Contemporaneamente resto sorpreso anche delle capacità tecniche del mio socio che si muove sicuro preciso, con perfette manovre di sosta fresche fresche di corso CAI. Qualche nervosetto urla e sbraita in parete, un modo “intelligente” di portare lo stress cittadino in verticale e farsi voler bene dalle cordate vicine. Ci pensa l’Ivo con qualche frase riconciliante, ma ironica a riportare la calma. In sosta troviamo anche il tempo per un videomessaggio. Niente male come finale di stagione, anche se, con un occhio al meteo, l’astinenza incomincia ad essere insopportabile.
Ciao

Tecniche a confronto, il Pezza e l’Ivo Ferrari

Affollamento lariano

Fuori dalla via e come al solito fuori di testa..

Video messaggio

2 Commenti a "Assenza di neve. Astinenze alpine."

  1. Marco scrive:

    Non abbattiamoci troppo!!! Prima o poi la neve arriva… magari l'anno prossimo!!!
    Nel frattempo vediamoci in sede per gli auguri martedì sera: nell'entusiasmo alcolico chissa che imprese invernali penseremo!!!

  2. Ali scrive:

    Pezza non fare il timido!!!

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