Gap domenica 25/9 abbiamo raggiunto la
cima più alta delle Orobie: Cima Coca, m.3.050.
Andrea (del secondo capogita Gianluca si è persa traccia) ha proposto di
realizzare l’escursione in 2 giorni ed io ho aderito, ben felice di godermi ancora un fine settimana soleggiato
in montagna e poi davvero 2.000 metri di salita e 2.000 metri di discesa in una
giornata mi sembravano un po’ troppi.
9 persone abbiamo raggiunto il rifugio Coca : 2 ore circa di cammino su quel
sentiero che non dà mai un attimo di respiro, ma alla fine una birra e una
fetta di torta fanno dimenticare la fatica e la sudata della salita.
male per gli amanti della carne (polenta con stinco) mentre per me che mi ostino a non mangiare né
carne né formaggio il solito minestrone . Fortunatamente per dessert
niente budino ma delle ottime torte.
fitta non ci ha permesso di vedere la luna piena e ha accentuato la
preoccupazione di Andrea di dover
portare in vetta 7 persone inesperte da solo.
il cielo era limpido e io ero ovviamente
agitata per quel nuovo territorio da affrontare.
arrivare alla bocchetta dei Camosci e uno sguardo al canale di accesso alla cima
Coca mi ha fatto pensare di rinunciare alla vetta : troppo difficile !!!
legato una corda in vita e via…
vedere i bolli una po’ di fiatone per la salita, un po’ di ansia per tutte
quelle pietre ma alla fine ecco la croce e una veduta spettacolare sul Redorta,
sullo Scais (dove un elicottero volteggiava per recuperare qualcuno in difficoltà ) e sul Gruppo del Bernina che affiorava dalle
nuvole basse.
mi fa ancora più paura della salita .
richiesta al CAI è di non trascurare di
segnalare il tracciato di questa
importante cima.
abbiamo incontrato i magnifici 5 che sono partiti da Valbondione domenica
mattina alle 6.30 e in giornata hanno
raggiunto la vetta: Gianni l’ho riconosciuto da lontano per il suo look e il passo
inconfondibili , dietro a lui Michele e Lorenzo 2 ragazzi di 15-16 anni
sorridenti e neanche un po’ affaticati, Gigi invece un po’ stanco e Antonio che
avrebbe voluto un po’ di corda per mettersi in sicurezza (ma a chi si legava
poi ? ) .
SUPERMAN GINO : in 4 ore è partito da Valbondione è arrivato alla Cima ed è
ridisceso al rifugio. Ha 60 anni e non vuole che si dica la Sua età !!!! Ma ha solo di che vantarsi.
Camosci, poi giù al rifugio per ritemprarsi
con birra e panino e infine di corsa (si
fa per dire perché ho impiegato quasi 2 ore anche a scendere) a Valbondione per stare poi in coda in
macchina da Villa d’Ogna a Vertova …
: Mina avrebbe voluto raggiungere la vetta ma pur avendo l’energia per farlo le
è mancato l’angelo custode che l’aiutasse nei passaggi più impegnativi e
difficili .
rinunciato forse perché stanche e sicuramente perché da sole non avrebbero
saputo come arrivare in vetta .
continua a venire in montagna con noi !”